Sono trascorsi quattro anni dall'inizio della nona generazione di console per videogiochi, macchine piombate nel mezzo di un mercato più che mai in subbuglio: mentre da una parte le conseguenze dei lockdown su scala globale stavano gonfiando enormemente qualsiasi metrica sfruttata per l'analisi dell'industria, dall'altra gli studi di sviluppo uscivano da un periodo di grande rallentamento che avrebbe inevitabilmente inceppato una filiera produttiva già di per sé a un passo dallo strangolamento. Il tempo, tuttavia, non aspetta nessuno: sembra ieri che PlayStation 5 ha fatto il suo esordio sul mercato, invece era il 19 novembre del 2020, mentre poche ore fa l'architetto capo Mark Cerny ha presentato in mondovisione PlayStation 5 Pro, ovvero la nuova macchina mid-gen firmata Sony.
Ciò significa una cosa e una soltanto: volente o nolente, abbiamo raggiunto la metà della generazione. Non si può dire che la casa giapponese non sia abitudinaria e solerte, perché PS4 Pro aveva visto luce proprio il 10 novembre del 2016, tre anni dopo l'esordio dell'ammiraglia e giusto a un anno di distanza dal debutto della versione Slim. A questo giro di anni ne sono serviti quattro, stavolta la scocca è di colore bianco, ma il risultato non cambia: a partire dal 7 novembre 2024 sarà disponibile una PS5 Pro che, come il rintocco solenne di una campana, segnerà il giro di boa di questa peculiare epoca dei videogiochi.
L'annata non è ancora conclusa, ma come si suole dire è tempo di bilanci. È arrivato il momento di mettere a confronto l'ottava e la nona generazione di Sony per scoprire come si sono comportate le sue console di bandiera nella prima metà del proprio ciclo vitale, quali videogiochi hanno accolto, come hanno scelto di rapportarsi con il mercato e soprattutto con quei giocatori - i "Players" - che sono ormai divenuti una parte integrante del claim del marchio. All'alba della console mid-gen, è giunta l'ora di mettere PlayStation 5 contro PlayStation 4.
PS5 contro PS4: i videogiochi
Inutile prendersi in giro: al centro del ring del settore c'è una singola variabile che vince su tutto, anche sulla corsa alla supremazia tecnologica e sulla percezione di un prezzo - quello della nuova console - che si presenta decisamente tarato verso alto, e quella variabile è incarnata dai videogiochi. Sono stati i videogiochi a trainare Sony verso un risultato fuori dall'ordinario durante la scorsa generazione, e sono stati ancora una volta i videogiochi a mutare la percezione del successo di PlayStation nel corso della nona.
Di seguito analizzeremo le produzioni esclusive che hanno caratterizzato ciascuna annata della coppia di console, tenendo bene a mente che il concetto stesso di esclusiva è cambiato notevolmente nel corso degli anni; è diventato estremamente difficile, infatti, imbattersi in titoli - specialmente di terze parti, ma talvolta anche maggiori - che schivino l'approdo istantaneo su PC, pertanto la percezione della lista è indubbiamente viziata da questo cambiamento nelle abitudini del mercato.
Inoltre Sony - in particolare con PS4 - ha accolto dozzine di produzioni digital-only e prodotti destinati al solo mercato asiatico che, per facilità di lettura, non saranno presenti in questa selezione dei più impattanti. Ecco come PlayStation 5 e PlayStation 4 hanno visto ogni anno dal momento del lancio fino alla parentesi successiva al debutto della console mid gen, fra titoli first-party e accordi di pubblicazione esclusiva.
Line-up di lancio
- PS4 (2013): Resogun, Killzone: Shadow Fall, Knack, The Playroom, Final Fantasy X/X2 Remastered (Temporale).
- PS5 (2020): Demon's Souls (Remake), Astro's Playroom, Sackboy: La Grande Avventura, Marvel's Spider-Man: Miles Morales, Marvel's Spider-Man Remastered, Godfall (Console).
Primo Anno
- PS4 (2014): Drive Club, Infamous: Second Son, Infamous: First Light, LittleBigPlanet 3, MLB 14, The Last of Us Remastered, P.T.
- PS5 (2021): Ratchet & Clank: Rift Apart, Returnal, Destruction AllStars, Final Fantasy VII Remake Intergrade (Temporale), Ghost of Tsushima: Director's Cut, Ghost of Tsushima: Legends.
Secondo Anno
- PS4 (2015): Bloodborne, Until Dawn, Helldivers, The Order: 1886, God of War 3 Remastered, Gravity Rush Remastered, Journey Remastered, Tearaway Unfolded Remastered, Uncharted: The Nathan Drake Collection.
- PS5 (2022): Horizon Forbidden West, God of War: Ragnarok, Gran Turismo 7, The Last of Us Part 1, Uncharted: Legacy of Thieves Collection, Stray (Console).
Terzo Anno
- PS4 (2016) - esce PS4 Pro: Uncharted 4: A Thief's End, Ratchet & Clank, The Last Guardian, No Man's Sky, PlayStation VR Worlds (VR), Until Dawn: Rush of Blood (VR), Alienation, Bound, Shadow of the Beast, Dragon Quest Builders (Temporale), Enter the Gungeon (Temporale).
- PS5 (2023): Final Fantasy 16, Marvel's Spider Man 2, Horizon: Call of the Mountain (VR), Quantum Error, R-Type Final 3 Evolved, Synapse (VR).
Quarto Anno
- PS4 (2017): Horizon Zero Dawn, Knack 2, Gran Turismo Sport, Uncharted: L'eredità Perduta, Gravity Rush 2, Concrete Genie, Crash Bandicoot N'Sane Trilogy (Temporale), Persona 5, Nioh, Everybody's Golf, Farpoint (VR), Hidden Agenda, The Impatient (VR), Matterfall, Wipeout Omega Collection.
- PS5 (2024) - esce PS5 Pro: The Last of Us Part II Remastered, Silent Hill: The Short Message, Rise of the Ronin, Final Fantasy VII Rebirth, Stellar Blade, Concord, Astro Bot, Helldivers 2 (Disponibile su PC), Foamstars, Animal Well (Console), Silent Hill 2 Remake (Console).
Quinto Anno
- PS4 (2018): God of War, Marvel's Spider-Man, Detroit: Become Human, Shadow of the Colossus Remake, Déraciné, Astro Bot: Rescue Mission (VR), Firewall: Zero Hour (VR), Fist of the North Star: Lost Paradise, Judgement (Temporale).
- PS5 (2025): Death Stranding 2: On the Beach (?), Marvel's Wolverine (?), Marathon (?), Fairgames$ (?), Phantom Blade Zero, Sword of the Sea, Towers of Aghasba.
PS5 contro PS4: hardware, versioni e prezzi
PlayStation 4
PlayStation 4 fu lanciata in Europa il 29 novembre 2013 a un prezzo di 399€: la macchina era basata su una CPU single-chip personalizzata a basso consumo x86-64 AMD "Jaguar" da 8 core (due moduli da 4 core utilizzati contemporaneamente) con frequenza massima di clock di 1,6 GHz, una GPU AMD Radeon da 1.84 TFLOPS e 8 GB di memoria RAM di tipo GDDR5.
Gli elementi a finire al centro del marketing di Sony furono la realizzazione di un ambiente online più solido, la possibilità di sfruttare il remote-play attraverso PS Vita, oltre che un maggiore sostegno allo sviluppo indipendente e soprattutto una politica più lassista rispetto a Microsoft nel campo del DRM, con tanto di frecciatine non troppo velate rivolte alla concorrenza. Nel 2015 arrivò il primo taglio di prezzo in Europa, che nel mese di ottobre raggiunse quota 349,99€ in occasione del bundle con Uncharted, preparando il terreno per l'esordio delle prime versioni revisionate.
L'era PS4 conobbe infatti l'introduzione di una versione Slim nel settembre del 2016, forte di un'offerta di base dotata di 500GB di memoria e posizionata sul mercato a 299€. Gli occhi del mondo, tuttavia, erano puntati da tempo su PS4 Pro - allora nota come Neo - macchina che montava un chip custom AMD due volte più potente al solo scopo di puntare alla risoluzione 4K; la mid-gen fu lanciata sul mercato europeo con un prezzo di 399€, forte di incremento delle prestazioni lato GPU - da 1,81 TFLOPS a 4,2 TFLOPS - di un aumento delle prestazioni CPU del 30%, nonché di una crescita del 24% nella banda passante (da 176 a 218 GB/s).
Resta da menzionare solamente l'emersione di PlayStation VR, un headset proprietario che fu introdotto nel 2016 al costo di 399€ e che esordì accompagnato da un grande sforzo sul fronte dello sviluppo: al momento della presentazione ufficiale, erano infatti previsti oltre 230 titoli in realtà virtuale, fra cui diverse esclusive first party e numerose produzioni frutto di accordi di pubblicazione interni.
PlayStation 5
PlayStation 5 fu lanciata in Italia il 19 novembre 2020, per la prima volta in due versioni distinte, una dotata di lettore ottico a 499€ e una variante digital-only a 399€. La console era basata su un processore Zen 2 di AMD con 8 core a una frequenza variabile limitata a 3,5 GHz e una GPU personalizzata, basata sulla tecnologia RDNA 2 di AMD, con 36 unità di calcolo funzionanti a frequenza variabile, limitata a 2,23 GHz e capace di 10,28 TFLOPS. A margine introdusse diverse novità, come il controller DualSense con feedback aptico, un SSD personalizzato, lettore Blu-Ray 4K, il supporto alla risoluzione 8K e l'audio 3D.
Differentemente dal passato recente della compagnia, il marketing della macchina scelse stranamente di focalizzarsi sul segmento tecnico, pubblicizzando in particolar modo le prestazioni garantite dal SSD personalizzato e realizzando di riflesso un leggero stridio quando, a pochi mesi di distanza dall'annuncio, fu confermata la volontà della casa di seguire per qualche tempo il sentiero delle pubblicazioni cross-gen, probabilmente in ragione delle peculiari condizioni del mercato e dell'immensa base installata presente su PS4.
In controtendenza rispetto al passato, PS5 non ha conosciuto alcun taglio di prezzo, anzi, è stata oggetto di corposi aumenti che non sono necessariamente legati alla presentazione della variante Slim: la prima grande revisione ha infatti visto luce nell'ottobre del 2023 a 549,99€ per la variante con il lettore e 449,99 per quella digitale, fra l'altro con la base per il posizionamento verticale venduta separatamente a 29,99€ .
PS5 Pro è stata infine presentata proprio nel corso delle ultime ore: la mid-gen sarà disponibile a partire dal 7 novembre 2024 a un prezzo di 799€ per un pacchetto non inclusivo del lettore ottico né della base per il posizionamento verticale. La GPU di PS5 Pro monta il 67% in più di Compute Unit e memorie il 28% più veloci rispetto al precedente modello, per una velocità di rendering definita fino al 45% superiore; al momento non sono state ancora condivise le specifiche complete, dunque non è chiaro se ci saranno miglioramenti anche sul fronte della CPU; merita infine una menzione la presenza della PlayStation Spectral Super Resolution, una tecnologia di upscaling proprietaria basata su IA.
Risultati e Vendite
PlayStation 4 ha venduto 4.2 milioni di unità prima della fine del 2013, nel 2014 ha toccato quota 14 milioni, poi ha sfondato il muro dei 30 milioni nel novembre del 2015 e quello dei 50 milioni durante il natale del 2016. Nel 2017, l'anno direttamente successivo all'esordio di PS4 Pro, ha tagliato il traguardo dei 70 milioni, inaugurando una fra le chiusure generazionali più impattanti di tutti i tempi: gli ultimi dati ufficiali, risalenti al dicembre del 2019, parlano infatti di oltre 106 milioni di pezzi in tutte le varianti distribuiti in tutto il mondo, con un totale di oltre un miliardo di videogiochi venduti.
PlayStation 5 ha dovuto, invece, affrontare una situazione molto diversa, confrontandosi con la pandemia globale e con la conseguente penuria di componenti che ha portato le scorte a scarseggiare nell'arco dei primi due anni. A fine 2020 c'erano in circolazione 4,5 milioni di unità, in conclusione del 2021 erano lievitate fino a 13,4 milioni, mentre il 2022 si è chiuso con circa 22 milioni di pezzi distribuiti. Il grande balzo è avvenuto nel corso del 2023, dal momento che a luglio è stato infranto il muro dei 40 milioni di copie per poi raggiungere quota 50 milioni nel mese di dicembre. Gli ultimi dati disponibili parlano di un trend in controtendenza: se era generalmente riuscita a battere le metriche della sua antenata, a trentanove mesi di distanza dal lancio - marzo 2024 - PS5 si è assestata sui 54,17 milioni totali contro i 54,97 di PlayStation 4 nello stesso lasso di tempo.
PS5 contro PS4: strategie
L'avvento della console mid-gen segna storicamente il giro di boa nella grande strategia pluri-generazionale, evidenziando - nel caso di PS5 - un violento cambio di rotta e di ritmo rispetto agli standard del passato. PlayStation 4 è stata, infatti, in grado di costruire il proprio successo attorno al porto sicuro rappresentato dai grandi videogiochi a opera degli studi first-party, nel corso di quell'età dell'oro sottesi alla gestione Shawn Layden, sfruttando al massimo le mancanze della concorrente più diretta al fine di radunare - e soprattutto educare - un'immensa base installata.
Con l'incedere del tempo l'organico della divisione è stato quasi interamente rivoluzionato, conducendo fra le altre cose all'instaurazione della discussa gestione Jim Ryan: nonostante le fratture createsi nel rapporto con il pubblico, indubbiamente figlie delle scontentezze dovute agli scivoloni creativi, è evidente che i risultati raggiunti sul fronte dell'hardware in un momento tanto complesso rappresentino tutt'ora un mezzo miracolo.
A far discutere sopra ogni altra questione, d'altra parte, è stata la nuova strategia relativa alla produzione di IP, quella che ha dichiaratamente posizionato i "giochi come servizi" nel centro del mirino della compagnia. Solamente all'inizio dello scorso anno il numero di esperienze del genere in sviluppo o soggette a partnership superava agilmente la decina, ma le cose sembrano cambiate da un giorno con l'altro: il disastroso Concord, unitamente alla cancellazione del titolo multigiocatore a firma di Naughty Dog, per non parlare del pesante ridimensionamento della neoacquisita Bungie e della chiusura di studi come London Studio, hanno sparigliato le carte per l'ennesima volta, costringendo la compagnia a tirare i remi in barca e tracciare una nuova rotta.
Sul fronte di PlayStation 4, nell'istante del lancio della versione Pro, scrutando l'orizzonte capitava di imbattersi in titoli come Horizon Zero Dawn, Uncharted: L'eredità Perduta, God of War, Marvel's Spider-Man, Shadow of the Colossus Remake, nonché opere di terze parti come Persona 5 e Death Stranding, quasi tutte presentate con larghissimo anticipo nel corso delle storiche conferenze all'Electronic Entertainment Expo. PS5, dal canto suo, sta per alzare il sipario su un 2025 che, si spera, sarà segnato dalla presenza di titoli di peso come Death Stranding 2 e Marvel's Wolverine, affiancati dal Fairgame$ di Jade Raymond e da piccoli progetti e titoli partner come Sword of the Sea o Phantom Blade Zero.
E forse questa, al di là di questioni tecniche e pratiche come la discussione riguardo il prezzo del biglietto o l'effettivo balzo tecnologico garantito da una macchina di mezza generazione, rappresenta la più grande differenza fra le due ere dei videogiochi. Durante l'ottava generazione di console Sony ha puntato dritto verso l'inamovibile stella polare incarnata dai suoi studi proprietari, generando le produzioni che hanno definito l'epoca di PS4 e stringendo l'obiettivo sulla volontà dei suoi "Players".
Al momento, con i preordini della macchina mid-gen ormai dietro l'angolo, PlayStation 5 è invece costretta ad affacciarsi su un futuro più che mai nebuloso, caratterizzato da un cambio di rotta sul fronte creativo ancora molto fresco, proprio per questa ragione spoglio dell'ingombrante presenza dei grandi sviluppatori nati e cresciuti sotto l'ombrello di SIE. Ciò che serve, probabilmente, è un PlayStation Showcase volto a dipanare una volta per tutte la nebbia che si è addensata negli ultimi anni, mettendo nero su bianco cosa debba aspettarsi dal 2025 e dagli anni successivi chi, magari fin dal primo giorno o magari perché stuzzicato da PS5 Pro, ha scelto di legarsi o si legherà alla piattaforma di Sony.