A quanto pare, chi aveva contenuto le aspettative nei confronti del secondo Pokémon Presents in un certo senso aveva fatto bene. Il presidente di The Pokémon Company, Tsunekazu Ishihara, si era congedato la scorsa settimana con la promessa di un grande annuncio e molti avevano dato per scontato che, incentrando un'altra presentazione su di esso, avremmo finalmente visto il tanto vociferato remake di Pokémon Diamante e Perla. Invece ci siamo trovati di fronte a una breve dimostrazione di Pokémon Unite, il nuovo spin-off sviluppato da TiMi Studios, una sussidiaria di Tencent Games che ha già lavorato a titoli importanti come Call of Duty: Mobile e Arena of Valor.
MOBA Pokémon?
Inutile girarci intorno: Pokémon Unite è un MOBA, acronimo che sta per Multiplayer Online Battle Arena. Per chi non conoscesse il genere, consacrato dal successo di titoli come DotA e League of Legends, si tratta di una specie di strategico in tempo reale che mischia componenti action e GDR, contrapponendo due squadre di giocatori che devono suonarsele dentro mappe piene di trabocchetti, nemici secondari e altri elementi interattivi che possono garantire un beneficio o uno svantaggio a ogni squadra. È una spiegazione all'acqua di rose, sia chiaro, perché i migliori MOBA sono estremamente articolati e stratificati. Non staremo a discutere qui i meriti e i demeriti del genere, ma sono bastati pochi secondi per capire che, tra tante derive, questa è sicuramente una delle più azzeccate in cui lanciare il brand di Pokémon. L'idea, molto semplicemente, funziona, e ora bisogna capire se TiMi Studios riuscirà a supportarla fino in fondo.
Quel che abbiamo visto finora ci ha dato l'impressione di un MOBA estremamente semplificato, pensato probabilmente per piacere ai casual e ai giocatori più piccoli, senza impelagarli in complesse discussioni sul theorycrafting nei forum più impestati del web. TiMi Studios ha preferito inscenare le lotte in mappe di dimensioni ridotte, caratterizzate da due corsie (anche dette "lane") soltanto e poche regole secondarie: vince chi accumula più punti entro dieci minuti, col punteggio che raddoppia durante gli ultimi due minuti della partita. Semplice, chiaro. I punti si accumulano nei modi più ovvi: sconfiggendo i pokémon avversari o distruggendo gli obiettivi che rappresentano il punto di partenza della squadra nemica. I giocatori, inoltre, possono gironzolare per la mappa e lottare contro i pokémon selvatici, catturandoli per guadagnare punti aggiuntivi.
Gli utenti possono tornare alle loro basi per recuperare Punti Salute, ragion per cui una buona strategia consiste nel danneggiare le basi avversarie per impedire ai pokémon di rigenerarsi: un giocatore sconfitto, infatti, dovrà attendere alcuni secondi prima di tornare in partita. Il roster iniziale non sarà esattamente mastodontico: il Pokémon Presents ha mostrato soltanto dieci pokémon selezionabili, anche se in realtà i giocatori cominceranno nelle loro forme base. Sconfiggendo gli altri pokémon e guadagnando punti esperienza, gli utenti aumentano di livello proprio come in quasi tutti gli altri MOBA, evolvono i mostriciattoli e scelgono le varianti delle loro mosse. Charizard, per esempio, potrà scegliere se trasformare la mossa Turbofuoco in Fuococarica, ottima sulle lunghe distanze, oppure in Fuocobomba, più indicata per le lotte in mischia. A questa risma di mosse si aggiungono anche le cosiddette mosse Unite che danno il titolo al gioco, tecniche potentissime che si imparano a livello 9 e possono letteralmente rovesciare le sorti di una lotta, infliggendo danni enormi e garantendo benefici o svantaggi ai giocatori circostanti.
Pokémon Unite, insomma, sembra un titolo intuitivo e immediato, che sfrutterà il sistema cross-platform per consentire ai giocatori di affrontarsi a prescindere dal device utilizzato. Sotto il profilo tecnico, il titolo TiMi Studios ci è sembrato ancora un po' acerbo: lo sviluppatore ha impiegato il cel shading per dare al gioco un'impronta cartoonesca, ma l'effettistica spartana e le animazioni rigide sono certamente migliorabili, senza contare che la dimostrazione ha evidenziato qualche perdita di fotogrammi importante. Non c'è ancora una data di uscita ufficiale, perciò dovrebbe esserci tutto il tempo per ottimizzare meglio il software e aggiungere nuovi contenuti come mappe o pokémon selezionabili: è evidente che Pokémon Unite, pur esordendo come "free to start", ricorrerà a un certo punto a qualche tipo di microtransazione, sebbene sia ancora presto per tirare le somme su questo aspetto dell'offerta Tencent.
Probabilmente non è stato il grande annuncio che aspettavamo, ma Pokémon Unite potrebbe essere una gradevole sorpresa per chi ama i MOBA e Pokémon. Per come l'ha messa giù TiMi Studios, l'idea funziona e probabilmente avrà un grande successo, almeno all'inizio: staremo a vedere se Tencent e The Pokémon Company riusciranno a cavalcare questa onda o se, come tante altri MOBA, anche Pokémon Unite finirà in poco tempo nel dimenticatoio.
CERTEZZE
- L'idea non è per niente male e attirerà l'attenzione dei giocatori meno navigati
- Il cross-platform darà una bella spinta al successo del titolo
DUBBI
- Comparto tecnico sicuramente da migliorare
- I pokémon selezionabili sono veramente pochi: ne vedremo altri al lancio?