A circa un mese dal lancio di Playstation 5 vogliamo riflettere su cosa ci ha convinto maggiormente di questa nuova console Sony e quali elementi invece ci hanno lasciato un po' di amaro in bocca. Lo sappiamo, al lancio una console difficilmente risulta essere perfetta e spesso molti miglioramenti vengono aggiunti solamente dopo qualche mese (se non anno) tramite aggiornamenti software ed il rilascio di altre esclusive di spessore. Il nostro primo giudizio riguardo la PS5 lo trovate pubblicato nella recensione dedicata, dove abbiamo analizzato ogni aspetto della console. Dopo l'entusiasmo iniziale, oggi vogliamo andare a rivedere, a mente fredda, quali sono i suoi punti di forza e cosa andrebbe invece migliorato in futuro. Ci sono infatti funzioni e videogiochi veramente fantastici, che ci hanno fatto vivere un vero salto generazionale, ma da brave persone incontentabili, desideriamo vedere qualche gradita novità, soprattutto perché abbiamo visto dell'ottimo potenziale in questa macchina da gioco.
Cosa ci ha convinto
Partiamo dalle cose positive, perché come specificato già in sede di recensione, questa Playstation 5 ci ha convinto già al lancio. Il salto generazionale è stato percepito principalmente grazie alla nuova potenza di calcolo della console, alla velocità del SSD e all'ottimo feedback aptico del Dualsense.
Partendo proprio da quest'ultimo, il nuovo controller di Playstation 5 con il suo evoluto sistema di vibrazione e i grilletti adattivi riesce a trasmettere un ottimo feedback al videogiocatore in numerose situazioni. Il gioco Astro's Playroom ci ha fatto capire quali sono le effettive potenzialità di questo sistema aptico, in grado di riprodurre una vibrazione diversa per simulare la pioggia, le superfici sulle quali ci spostiamo, l'interazione con i vari oggetti nel mondo di gioco e molto ancora. In Call Of Duty: Black Ops Cold War invece abbiamo sperimentato come i grilletti adattivi riescano a dare un feedback diverso in base all'arma che stiamo impugnando. La corsa del grilletto per un fucile da cecchino è più lunga rispetto a quella di una mitraglietta leggera e la differenza si sente parecchio. Certo, ad alcuni giocatori potrebbe dare fastidio, infatti è possibile disattivare la funzione, ma tutto sommato la reputiamo una valida aggiunta, che porta ad un ulteriore grado di immersione nel videogioco. Anche la nuova forma più generosa del Dualsense ci ha convinto, grazie ad un'impugnatura più solida che risulta comoda anche in lunghe sessioni di gioco.
La nuova unità di calcolo di Playstation 5 con il supporto al 4K e Ray Tracing ha portato un po' di aria fresca nel comparto tecnico dei videogiochi presenti al lancio. La New York di Spider-Man: Miles Morales giocata con queste impostazioni grafiche attive è un piacere per gli occhi. Vedere semplicemente i riflessi dinamici sulle vetrate dei grattacieli, nelle pozzanghere o sul parabrezza dei taxi rende l'ambientazione nettamente più realistica. Allo stesso modo in un gioco come Demon's Souls, seppur non utilizzi il Ray Tracing, l'impatto grafico risulta essere veramente next-gen, grazie a degli effetti di luce e texture in alta risoluzione caricate istantaneamente tramite l'ottima velocità del SSD. Proprio quest'ultimo è il principale responsabile di altri due gradite novità su Playstation 5: la velocità di navigazione nel sistema operativo e l'avvio rapido dei videogiochi. Su Playstation 4 è diventato quasi frustrante mettere in pausa il videogioco per svolgere qualche attività come la gestione di un party tramite il sistema operativo della console. Il vecchio hard disk meccanico unito ad un hardware ormai datato rendeva l'operazione molto lenta e macchinosa. Ora invece il sistema operativo risponde rapidamente ai nostri comandi, mantenendo perfettamente attivo il gioco in background e permettendoci di svolgere numerose funzioni direttamente dal menu rapido accessibile con la pressione del tasto Playstation sul Dualsense. Similmente l'avvio dei videogiochi dalla schermata principale è veramente rapido come ci si aspettava. In soli pochi secondi veniamo trasportati all'interno del mondo di gioco, senza le lunghe attese alle quali eravamo abituati con le console di vecchia generazione. Parlando di tanta potenza e prestazione ci sentiamo in dovere di menzionare la silenziosità di questa macchina da gioco. Siamo ben lontani dai tempi delle rumorose Playstation 4 e dopo un mese di gioco intenso non abbiamo riscontrato problemi di questo tipo sulla nuova ammiraglia Sony.
Infine non potevamo trascurare l'elemento chiave di una nuova console: i videogiochi. Sony è riuscita a definire una lineup di lancio di tutto rispetto, offrendo ai giocatori una discreta varietà tra i titoli esclusivi e quelli multipiattaforma. Spider-Man: Miles Morales, una sorta di espansione dell'ottimo capitolo uscito per Playstation 4, adatto per qualsiasi tipo di videogiocatore. Dopo il successo di Bloodborne, Sony ha proposto un gioco più "hardcore" come Demon's Souls per soddisfare le esigenze di una particolare fetta di videogiocatori. Infine c'era Sackboy: A Big Adventure, un classico platform 3D, capace di conquistare anche i più piccoli per regalare ore di divertimento sia in singolo che in multiplayer locale o online. A completare la lineup decisa da Sony non sono mancati nemmeno i classici giochi multipiattaforma come Call Of Duty: Black Ops Cold War, Assassin's Creed Valhalla, FIFA 21, NBA 2K21 e Watch Dogs: Legion, ai quali si è unito con un po' di ritardo l'attesissimo Cyberpunk 2077, seppur non nella sua massima forma. Il capolavoro di CD Projekt RED infatti è stato proposto mediante un'ottima funzione di retrocompatibilità implementata da Sony in questa Playstation 5, un altro punto a favore di questa console di nuova generazione. La possibilità di rigiocare praticamente tutti i titoli Playstation 4 sulla nuova console Sony ha reso il salto generazionale meno drastico, permettendo a molti videogiocatori di risparmiare anche qualcosa con la vendita della loro precedente console. Anche connettere i vecchi accessori come le cuffie o il volante alla console e scoprire che funzionano perfettamente è stata una piacevole sorpresa.
I titoli in retrocompatibilità godono spesso di miglioramenti visivi e tecnici, come l'aumento della risoluzione e dei fotogrammi al secondo, così come una maggiore rapidità nei caricamenti. Proprio a questo proposito Sony ha deciso di regalare agli abbonati di Playstation Plus una notevole collezione di videogiochi appartenenti alla scorsa generazione e giocabili tramite la retrocompatibilità. Una selezione veramente ottima nella quale troviamo titoli come God Of War, The Last Of Us: Remastered, Bloodborne, Days Gone, Monster Hunter: World ed altri. Insomma, siamo rimasti veramente soddisfatti dalla disponibilità dei videogiochi al lancio, sia quelli esclusivi che multipiattaforma, senza trascurare le vecchie glorie disponibili tramite la retrocompatibilità. Il pacchetto completo ci ha tenuto impegnati per tutto questo tempo e avremo ancora molto da giocare in attesa dei prossimi titoli in arrivo nel 2021.
Cosa non ci ha convinto
Passiamo alle note dolenti, o meglio, a quello che non ci ha pienamente convinto di questa Playstation 5. Come ribadito già all'inizio di questo articolo, si tratta di critiche basate sullo stato attuale della console, a circa un mese dal suo lancio sul mercato. In futuro la situazione potrebbe cambiare, grazie agli aggiornamenti software che Sony indubbiamente porterà sulla sua nuovo hardware.
Come prima cosa vogliamo ancora una volta parlarvi del controller Dualsense e forse anche dell'unica caratteristica che difficilmente verrà migliorata nei prossimi mesi. Se prima abbiamo elencato molteplici punti a favore del nuovo controller, adesso dobbiamo purtroppo considerare un fattore alquanto deludente: l'autonomia. Non vogliamo tirare in ballo le ore di gioco passate senza ricaricare il controller (dipendono troppo dai giochi stessi), abbiamo dovuto metterlo in carica molto più spesso di quanto facevamo con il vecchio Dualshock 4. Sony da questo punto di vista poteva fare qualcosa in più, aggiungendo una batteria più capiente oppure ottimizzando meglio i consumi. Se si vuole fare delle sessioni prolungate di gioco è consigliabile trovare un metodo per ricaricare il controller mentre non si sta giocando, in modo da avercelo sempre carico.
Sony ha indubbiamente progettato una notevole macchina da gioco, capace di offrire ottime prestazioni anche a risoluzioni più elevate. Abbiamo apprezzato anche l'inserimento di due modalità di gioco in diversi titoli: quella dedicata alla fedeltà visiva (4K e Ray Tracing) oppure la modalità performance (4K dinamico e 60 fotogrammi al secondo). Manca però purtroppo il supporto al 1440p, risoluzione praticamente assente nei TV, ma parecchio popolare per i monitor da gaming. Allo stesso modo sentiamo la mancanza di un ulteriore modalità di gioco, che combini le due precedentemente menzionate, offrendo una risoluzione 1080p-1440p con Ray Tracing e 60 FPS. Oppure ancora una modalità "ultra performante" a 120 FPS e 1080p. Insomma avere più opzioni da questo punto di vista è sempre un vantaggio, così come lo è sempre stato nel mondo PC. Su console bisognerebbe semplificare molto la personalizzazione rendendola più "user-friendly" e dando all'utente dei setup già predefiniti. Proprio recentemente Spider-Man: Miles Morales ha aggiunto la modalità con Ray Tracing e 60 FPS utilizzando la risoluzione 1080p. Speriamo che questo diventi lo standard per gli altri titoli in modo da dare all'utente la libertà di scelta su come godersi al meglio l'esperienza offerta dal gioco a seconda del monitor o TV in possesso.
La memoria interna, seppur veramente veloce come un fulmine, è davvero ridotta al minimo. In un mese di gioco ci siamo ritrovati spesso a dover cancellare i videogiochi installati per fare spazio ad altri. È veramente facile riempire la memoria della console, soprattutto se si mantengono installati dei videogiochi come Call Of Duty Warzone, sempre in costante crescita in termini di spazio. Sony anche in questo caso doveva fare di più, perché l'acquisto di un SSD aggiuntivo è fortemente consigliato a tutti.
Il sistema operativo di Playstation 5 porta indubbiamente una bella ondata di aria fresca rispetto al vecchio OS di PS4. La navigazione al suo interno però risulta essere ancora confusionaria e poco intuitiva. Banalmente per spegnere la console eravamo abituati a tenere premuto il tasto Playstation sul controller per trovare rapidamente tale opzione. Ripetendo lo stesso procedimento ora ci troveremo all'interno della schermata principale dove non c'è un tasto per lo spegnimento della console. Bisogna infatti aprire il "Quick Menu" con la rapida pressione del tasto Playstation, scorrere attraverso tutte le icone verso destra, selezionare il tasto di spegnimento ed infine decidere se spegnerla, metterla in modalità riposo o avviarla. Nulla di preoccupante anche in questo caso, ci si abitua, ma si poteva fare qualcosa in più. Similmente la gestione degli amici e dei party di gioco su Playstation 5 non è proprio semplice. Partendo dal "Quick Menu" veniamo reindirizzati in numerose schermate apparentemente simili ma con funzioni diverse, rendendo l'utilizzo di queste feature poco intuitivo. Insomma, anche se nella UI di Playstation 5 sembra tutto comodamente a portata di mano, non è poi così facile da raggiungere e sfruttare a dovere. In un mese di utilizzo è tutto già molto più chiaro, ma un utente meno esperto potrebbe ancora riscontrare qualche difficoltà.
Per quanto riguarda invece le funzioni dedicate ai giochi non abbiamo ancora digerito del tutto l'assenza del "Quick Resume", presente invece sulla console Microsoft. Siamo sicuri che Sony stia già lavorando per aggiungere la funzione nelle prossime versioni del sistema operativo, anche perché l'hardware della console ha tutte le carte in regola per supportarla. Avere la possibilità di sospendere i giochi per riprenderli esattamente da dove gli abbiamo lasciati è sicuramente una funzione molto utile, che può cambiare il modo nel quale si utilizza una console. Passare da un videogioco all'altro, magari per concedersi una pausa da un impegnativo Demon's Souls con qualche minuto di Sackboy: A Big Adventure, senza dover ricaricare l'intero titolo e passare per il menu principale sarebbe indubbiamente una piacevole aggiunta.
A questo proposito Sony ha pensato di implementare le Schede Attività, che permettono di trasportarci in una particolare sezione del gioco direttamente dalla schermata principale di Playstation 5 (o mentre si sta giocando, tramite il "Quick Menu"). Le potenzialità di questa funzione sono enormi, attualmente però gli sviluppatori non sono ancora riusciti a sfruttarle a dovere. Non abbiamo quindi avuto modo di usarle come avremmo voluto in questo primo mese dopo il lancio della console, sperando che in futuro tutti gli sviluppatori le considerino durante il processo di sviluppo dei videogiochi. Dulcis in fundo siamo rimasti un po' con l'amaro in bocca per quanto riguarda le dimensioni piuttosto generose della Playstation 5. Si tratta di un'opinione soggettiva, soprattutto per quanto riguarda il design e le linee della console. Resta però la macchina da gioco più grande degli ultimi 25 anni, se non la più grande di sempre.