PSVR 2 probabilmente si farà. Quello della realtà virtuale è un settore che sta crescendo a piccoli passi, anche e soprattutto grazie all'apporto di Sony. Con PlayStation VR la casa giapponese ha compiuto un primo step di avvicinamento a un panorama tutto in divenire, dovendo fare i conti con evidenti implicazioni sia di carattere comunicativo che tecnologico. I vertici dell'azienda sembrano tuttavia essere intenzionati ad effettuare ulteriori investimenti nel campo, come si deduce dalle (per la verità poche) dichiarazioni ufficiali rilasciate finora.
Come è logico che sia i dettagli sono tutt'altro che delineati, eppure è già possibile farsi un'idea approssimativa di quanto ci possiamo aspettare con l'entrata in scena di PlayStation VR 2. Tra le poche certezze sappiamo che Sony è ora orientata a velocizzare l'immissione sul mercato del nuovo dispositivo, prevedendone l'uscita ad un solo anno dall'uscita di PS5 e non nei primi due, come invece era stato ipotizzato in precedenza. Vediamo quindi di fare il punto su tutte le indiscrezioni più interessanti che sono emerse fino a questo momento.
Rumor e informazioni emerse dai brevetti
La maggior parte delle informazioni trapelate finora sul conto di PSVR 2 proviene dalla registrazione di vari brevetti depositati da parte di Sony negli ultimi mesi. I dettagli più recenti indicano che il prossimo headset potrebbe disporre di connettività wireless ed essere corredato da un nuovo sistema di telecamere integrate, che servirebbero a tenere traccia dei movimenti del gioco ma anche a rilevare la presenza di ostacoli nell'ambiente circostante. Per quanto la documentazione tecnica non costituisca mai una conferma della futura implementazione delle suddette funzionalità nel prodotto finale, si può presupporre che PlayStation VR 2 garantirà una libertà di fruizione sensibilmente maggiore rispetto al suo predecessore, nonché una connettività più immediata con l'ecosistema di gioco. La documentazione è stata presentata all'inizio dell'anno, ma ha ricevuto l'approvazione dell'Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti solamente lo scorso 3 ottobre. I disegni allegati descrivono nel dettaglio la struttura del visore, che secondo quanto mostrato potrebbe montare tre telecamere - due nella parte anteriore e una posizionata nella parte posteriore del dispositivo - insieme a una rinnovata tecnologia di rilevazione dei movimenti. Non viene inoltre esclusa la presenza di una telecamera esterna, che verrebbe integrata nella nuova versione dei controller PlayStation Move.
Si parla anche degli auricolari, che potrebbero essere a loro volta collegati via wireless sfruttando la connettività bluetooth, ma anche della presenza di un alimentatore integrato, di un microfono e di una sorgente indipendente per la trasmissione del segnale audio/video. Un'ulteriore novità riguarda la possibile aggiunta di una modalità definita "Trasparenza", che consentirebbe di mostrare quando necessario l'ambiente reale circostante, rendendo ipotizzabile anche il supporto delle applicazioni per la realtà aumentata.
Altre indicazioni sulle ipotetiche caratteristiche di PSVR 2 erano emerse nello scorso mese di agosto, quando sulle pagine del forum NeoGAF era trapelata una presunta e-mail interna di Sony nella quale si descriveva l'intenzione dell'azienda di effettuare ulteriori investimenti nel campo della VR per realizzare un nuovo prototipo dalle caratteristiche più avanzate. Nel testo del documento si affermava che "i vertici del settore marketing hanno iniziato a pianificare consultazioni per la presentazione del nuovo dispositivo PSVR 2 prima dell'inizio dell'anno fiscale 2021". Il condizionale è quanto mai d'obbligo, dal momento che l'effettiva riconducibilità del documento a Sony non è stata mai confermata e intanto l'azienda si è trincerata dietro a un laconico no comment.
Da un altro brevetto, approvato nel mese di luglio 2019, sono emersi dettagli relativi alla presenza di un accelerometro e un giroscopio integrati per rilevare il movimento della testa e adattare le immagini riducendo al contempo l'impatto del motion sickness, ovvero la sensazione di nausea e malessere durante la fruizione dei contenuti. Nella documentazione è stato dato spazio anche al cosiddetto "foveated rendering", una tecnica di rendering avanzata che traccia i movimenti oculari e garantisce così un risparmio di risorse della GPU, valorizzando gli oggetti più vicini al fruitore a discapito della qualità degli oggetti legati alla visione periferica.
Negli ultimi mesi sono emerse voci di corridoio anche in merito al prezzo, che dovrebbe essere di circa 250 dollari, e alla risoluzione adottata dal nuovo modello, ovvero 2560 x 1440 a 120 Hz, con angolo di visione di 220 gradi. Sono arrivate inoltre indicazioni di una possibile durata della batteria pari a cinque ore. Secondo altre voci i controller PlayStation Move saranno accantonati, sebbene non sia ancora chiaro quale sarà l'alternativa adottata da Sony. Dai brevetti emerge l'ipotesi che il nuovo DualShock 5 possa diventare il centro nevralgico di tutte le operazioni, grazie a un nuovo design che si adatterebbe sia alle fasi di gioco tradizionali, sia alla fruizione di titoli specificamente pensati per la VR.
Altri rumor risalenti a questa primavera avevano lasciato aperta la porta all'eventualità di veder approdare sul mercato più varianti di PSVR 2. Logicamente questa scelta permetterebbe di rivolgersi a target di pubblico differenti, esattamente come avviene già con PS4 Slim e PS4 Pro. In buona sostanza potrebbe essere lecito attendersi un modello entry level dotato di collegamento classico tramite cavo - sebbene più snello rispetto rispetto al visore attuale - mentre la seconda variante potrebbe garantire la connettività wireless a un prezzo un po' più sostenuto.
Particolarmente interessanti, infine, le informazioni individuate mesi fa da Siliconera, sempre a partire da documentazione tecnica rilasciata da Sony. In questo caso era stata descritta la possibilità per gli utenti di essere proiettati in un luogo del mondo reale (ad esempio uno stadio), con l'headset che consentirebbe la fruizione dell'evento come se effettivamente si fosse presenti sul posto. Una funzionalità che a ben vedere sembrerebbe presentare evidenti similitudini con altre applicazioni per la realtà virtuale già esistenti come Next VR, Melody VR e Oculus Venues.