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Quali remastered o remake vorremmo giocare?

Il recente lavoro di Crytek con la remastered di Crysis ci ha fatto tornare la voglia di grande grafica, ma quali altri giochi vorremmo ultra pompati?

SPECIALE di Claudio Camboni   —   13/09/2020

Crytek ha da poco anticipato l'attesa data di uscita del suo prossimo Crysis Remastered. Dopo una buona versione Nintendo Switch, i giocatori aspettano di vedere i muscoli di Xbox One, PS4 e PC: nuove texture in 8K, ray tracing, nuova illuminazione e luci, motion blur e tanti effetti di ultima generazione andranno a impreziosire quel gioiello tecnico che (già) era Crysis.

Ci sono alcuni giochi che, nella storia di questo genere di intrattenimento, hanno segnato un solco tra il prima e il dopo. Un confine netto tra quello che era possibile fare su un determinato hardware e quello che sembrava impossibile ma alla fine è stato fatto. Le potenzialità di una console o del PC sono da sempre terreno inesplorato per molti. Solo poche software house sono riuscite, nel corso delle varie ere videoludiche, a dare un certo quid che spingesse l'asticella tecnica più in la, mostrando cose fino a quel momento impossibili e facendo sognare tutti i giocatori. Pensiamo a titoli eterni che sono entrati nell'immaginario collettivo come appunto Crysis, ma anche Shen Mue, Gears of War, Super Mario 64, Donkey Kong Country, Soul Calibur, Panzer Dragoon e perchè no, ovviamente anche il recentissimo The Last of Us 2. Con questo speciale vogliamo provare ad immaginarci quali titoli del passato vorremmo vedere in versione "ultra pompata" dagli hardware di nuova generazione. Vecchi videogiochi di una volta che ci hanno colpito particolarmente e che, per una ragione o per un altra, sarebbero ancora oggi attuali. Meglio se con una bella versione remastered o remake.

Dino Crisis

Il primo titolo che ci viene in mente è il bellissimo Dino Crisis di Capcom. Innanzitutto perché si tratta di una saga purtroppo (e inspiegabilmente) messa da parte dalla casa produttrice, ma che alberga nei cuori di tutti gli appassionati da ormai tantissimi anni senza mai essere stata dimenticata. Dino Crisis era già abbastanza spacca-mascella all'epoca, quando uscì nel lontano 1999. Oggi, ben 21 anni dopo e 3 generazioni di console passate, potrebbe finalmente essere il momento giusto per riproporlo ai nuovi videogiocatori, accompagnato da una nuova grafica in alta definizione, effetti speciali e una mole poligonale esponenzialmente aumentata. Il recente ritorno della dino-mania (ma era mai passata di moda?) con i nuovi film di Jurassic Park ha riaperto il mercato a una nuova generazione di appassionati di cinema, gamer e semplici nostalgici del genere. Dino Crisis, a differenza di giochi come Resident Evil che utilizzavano immagini pre-renderizzate come background delle ambientazioni, faceva uso di una grafica 3D in tempo reale che permetteva una resa cinematografica ancora più dinamica e avvincente. Dietro Dino Crisis, lo ricordiamo, c'era ovviamente lo stesso Shinji Mikami.

Far Cry

Non possiamo citare Crysis senza pensare, per ovvie ragioni, anche al primissimo Far Cry. Il gioco Ubisoft vide luce dopo che lo sviluppatore Crytek realizzò una demo chiamata X-Isle Dinosaur Island, creata appositamente per mostrare le potenzialità della nuova scheda video Nvidia GeForce 3. Una volta intuito il potenziale la software house si mise subito al lavoro per portare sugli scaffali qualcosa di pazzesco per gli standard dell'epoca. Far Cry ha avuto tanti sequel e spin-off per tutte le console esistenti, ma mai un vero e proprio remastered con una grafica rinnovata ai giorni nostri. Il gioco, spinto al massimo su un PC di fascia alta, tutt'ora fa la sua ottima figura nonostante siano passati più di 15 anni dal primo sviluppo, immaginiamoci cosa potrebbe fare un harware come quello di Xbox Series X o di PlayStation 5. Che sia la volta buona per tornare nelle sperdute isole della Micronesia?

Silent Hill

A prescindere dal fatto che non si vede un Silent Hill ormai dal lontano 2012, anno in cui Konami pubblicò il sesto episodio Downpour su Playstation 3 e Xbox 360, il pubblico degli appassionati ha veramente voglia di rigiocare al primo capitolo, indimenticabile capolavoro per Playstation. L'acquolina in bocca ce l'aveva messa lo stesso ideatore Hideo Kojima che, nell'ormai lontano 2014, annunciò una sorta di reboot della serie in collaborazione con Guillermo del Toro, geniale regista di tantissimi capolavori cinematografici. Fu addirittura pubblicata una demo che utilizzava come motore grafico proprio il Fox Engine di Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, cosa che fece sognare tanti fan e aumentò la voglia di vedere finalmente Silent Hill con una grafica spacca-mascella. Voglia che purtroppo rimase tale perché il progetto fu cancellato poco dopo dalla casa madre. Noi, dal canto nostro, speriamo sempre che Konami si decida a riproporre al grande pubblico quello che rappresenta un punto fermo nella storia dei survival horror, ovviamente con un comparto tecnico "da paura".

Metal Gear Solid

Abbiamo già parlato di Konami e della sua capacità di creare giochi moderni e "senza tempo", proprio come Metal Gear Solid. La saga di spionaggio tattico ha rappresentato per i videogiochi una vera e propria svolta, il suo gameplay e la realizzazione tecnica superba lo hanno reso un titolo che travalica le generazioni. Ancora oggi, il titolo di Hideo Kojima sarebbe assolutamente attuale e godibile anche dalle nuove generazioni. Metal Gear Solid grazie alle sue trovate tecniche ha saputo apportare nuovi effetti speciali e una regia che trova il culmine con il secondo capitolo, anch'esso avanti con i tempi per il tempo in cui è stato realizzato e l'hardware che lo ospitava, l'ottima Playstation 2. Un remastered oggi sarebbe finalmente cosa gradita sia a tutta la schiera di fan storici che per chi ne ha solo sentito parlare. Qualcosa in passato è stato tentato. Ricordiamo l'emulatore per Dreamcast che aumentava la risoluzione e la pulizia generale a video, ma anche uno sbalorditivo trailer del primo capitolo realizzato interamente con l'Unreal Engine 4. Giusto per darci un piccolo antipasto di cosa potrebbe essere...

Fallout 3

Torniamo a tempi più recenti perché ci sono anche grandissimi giochi dell'era Xbox 360 e Playstation 3 che meriterebbero di avere una seconda chance per il loro incredibile peso specifico all'interno del panorama videoludico, ma soprattutto perché nel momento in cui sono usciti gli hardware dell'epoca a causa delle loro limitazioni imponevano sacrifici più o meno evidenti. Parliamo di Fallout 3, un nuovo inizio per la saga che ripartì con un titolo estremamente raffinato e sfaccettato, ma anche un comparto tecnico che seppur straordinario per l'epoca aveva qualche limite oggi superabile. Il frame rate innanzitutto, che in certi casi si abbassava in modo problematico. La versione compatibile su Xbox One ha parzialmente mitigato certe incertezze con un v-sync attivato in modo permanente che non incideva sulla perdita di frame. Si trattava comunque di una versione migliorata dal nuovo hardware e non di un remastered come ce lo saremmo sognati. Nuovi modelli poligonali, 60 fps invece degli incerti 30 e tanti effetti in più farebbero di Fallout 3 un gioco ancora estremamente godibile e moderno. Mentre Bethesda nel 2019 si affrettava a specificare che nessun piano per riproporre Fallout 3 è in programma, alcuni modder hanno intanto "pompato" a 4K il gioco su PC, così da darci un'idea di come potrebbe essere giocarci.