Altro giro, altro showcase, altra corsa. Resident Evil Village si avvicina sempre di più e negli ultimi giorni, tra il coverage di GameInformer e Dusk Golem che diffonde informazioni ovunque, la curiosità attorno al nuovo capitolo sta crescendo sempre di più. La presentazione dedicata, a mezzanotte, ci ha offerto non soltanto un nuovo, ottimo a nostro avviso, trailer ma ha anche svelato quella modalità cui molti fan anelavano da tempo ed è pronta a fare il suo gradito ritorno: i Mercenari. Procediamo con ordine su quanto mostrato, sfruttando dove possibile quel poco che i colleghi oltreoceano stanno iniziando a condividere con la loro copertura.
La trama si infittisce
Il nuovo filmato dedicato alla storia si apre, nientemeno, con un luogo che i fan più attenti potrebbero avere riconosciuto dalle scansioni della mappa in tessuto contenuta nell'edizione da collezione del gioco: si tratta del Ceremony Site, situato nei pressi di Castel Dimitrescu e punto di convergenza delle quattro ambientazioni principali. Senza vagare troppo con la fantasia, si tratta senza ombra di dubbio nel luogo in cui dovrà tenersi la famosa cerimonia di cui Madre Miranda e Alcina Dimitrescu discutono al telefono (con un certo scorno da parte di quest'ultima, nella versione completa del filmato messa a disposizione di IGN US): in cosa consiste nel dettaglio non possiamo saperlo ed è giusto così, però è impossibile lasciarsi sfuggire il dettaglio per cui il piedistallo con i cinque stemmi già mostrato tempo fa si trovi proprio lì.
Soprattutto perché se quattro sono la rappresentazione delle rispettive casate (senso orario dall'alto a sinistra, Dimitrescu, Beneviento, Moreau ed Heisenberg), la quinta è quella che scombina il cervello di ogni fan per almeno due motivi principali: primo, il logo dell'Umbrella farebbe sottintendere una collaborazione di qualche tipo tra l'azienda e le casate, ma la sua fondazione risale agli anni '60 mentre Alcina Dimitrescu va collocata ben prima poiché già nel 1958 ha "vampirizzato" le sue tre figlie Bela, Cassandra e Daniela. Certo, niente vieta né un accordo successivo né la possibilità che lo stemma faccia riferimento alla casata Spencer e non all'Umbrella in sé - considerato che è stato usato come base per la realizzazione del logo che tutti conosciamo. Se davvero fosse così, però, perché non usare il blasone originale?
Inoltre, il fatto che Alcina Dimitrescu si ponga prima della scoperta e seguente utilizzo del Progenitore spalanca non poche porte su cosa effettivamente siano lei e gli altri nobili. Escluso il quarto capitolo, che introduce Las Plagas, fino adesso l'intera serie si è basata sul Progenitore e i suoi derivati: senza di esso, in buona sostanza, Resident Evil non esiste. Collocare uno o più personaggi chiaramente mutati, o comunque oltre il concetto di umano, in un lasso di tempo precedente sia alla scoperta del virus sia della fondazione dell'Umbrella è uno fra i più grandi interrogativi di Resident Evil Village.
Seguito dal fatto che, e qui entra in gioco la seconda motivazione, lo stemma al centro del piedistallo non rappresenta l'Umbrella originale ma la Red Umbrella: per quanto la forma più regolare ricordi appunto l'azienda farmaceutica, i colori sono invertiti proprio come nel logo della Red Umbrella. Si potrebbe obiettare che basta semplicemente girare lo stemma per renderlo uguale ed è effettivamente vero, eppure si è scelto di mostrarlo in una certa maniera: magari Capcom sta solo giocando con noi, oppure i presunti accordi tra le casate e la Umbrella sono davvero recenti, o ancora è tutta un'altra storia. L'unica certezza è che in un mondo dove almeno l'ombra di Spencer e delle sue nefandezze sembrava sparita, ecco risorgere la minaccia che ha dato vita a tutto, peraltro in un luogo di primaria importanza come il Ceremony Site. Qualcosa di assoluta importanza per Madre Miranda, altra figura chiave menzionata in quella sorta di preghiera all'inizio del video e il cui aspetto è stato rivelato di recente: una donna con la maschera di un corvo sul viso, la cui influenza sul villaggio senza nome è totale - un lontano richiamo a Resident Evil: Revelations 2 e al fatto che Alex Wesker fosse venerata come una dea sull'isola di Sushestvovanie, così come è un richiamo il concetto di cerimonia. Insomma, ancora una volta pochi secondi sono bastati per sollevare ipotesi e domande.
Il trailer prosegue con una serie di rapidi scorci su personaggi e ambientazioni: vediamo qualcosa di più su Karl Heisenberg, un uomo che sembra trovare divertimento in una sorta di spettacolarizzazione della morte, rendendo ora più chiara la frase di Lady Dimitrescu quando sottolinea come Ethan sia sfuggito allo stupido gioco del fratello - e qui tra l'altro si apre la questione se intenda di sangue o sia una concezione di famiglia dovuta alle condizioni simili, entrambi non più umani a modo loro. I Lycans sembrano peraltro rispondere a lui, o anche a lui, poiché nella scena in cui si vedono sia Alcina sia Madre Miranda le creature sono una presenza minacciosa ma immobile.
Molto interessante anche il brevissimo pezzo in cui Ethan prende dalle mani di un cadavere in un sarcofago uno strano pugnale, che ha tutta l'aria di non essere un oggetto qualunque: ci era già stato presentato quel sarcofago in uno dei precedenti trailer e, considerato il vampirismo di Alcina, è venuto da pensare che fosse il suo luogo di riposo (sebbene, diciamolo, non collimasse molto con la sua stazza). Sembra non essere così e dunque ecco un altro mistero pronto da svelare: chi è il cadavere e per quale motivo tiene con sé il pugnale? Viene poi mostrata altrettanto brevemente la Fabbrica di Heisenberg, dove si vedono molto chiaramente dei cadaveri appesi essere trasportati chissà dove: considerato il di lui sadismo, non sorprende più tanto vedere file e file di vittime passare proprio per la sua... chiamiamola area di competenza, tuttavia non può mancare la consueta domanda. I corpi sono davvero tanti, com'è possibile che tutto sia passato sotto silenzio o quasi fino a quel momento, a prescindere da dove siano state prese le sfortunate vittime?
In alcuni indizi sparsi da Capcom sui social si menzionavano delle indagini legate a sparizioni irrisolte e, secondo la polizia, da legare alla pista dell'occulto; in più apparso un rapporto confidenziale, parrebbe, redatto da Beneviento sempre in merito alle suddette sparizioni, il che getta una strana ombra su uno dei due nobili ancora all'oscuro. Qual è il suo ruolo in tutto questo ed è possibile che, tra le casate, non ci sia poi quella complicità pensata all'inizio?
Lo stesso Heisenberg, ritornando un attimo a lui, è difficile da inquadrare: nella parte del trailer in cui molti personaggi nominano Ethan, guardando bene si nota, al di là di un atteggiamento più "amichevole" o in ogni caso votato al dialogo, una serie di foto tra cui quella di Alcina Dimitrescu con una croce rossa sopra. Segno probabile che la signora del castello a quel punto sia stata eliminata. Posto che la sua uccisione è piuttosto scontata ai fini del gioco, l'idea che Heisenberg stia giocando una partita tutta sua è molto forte. I ruoli sono tutt'altro che chiari, qui, e il confine tra amico e nemico è incredibilmente sottile. Del resto, nonostante lo si veda divertirsi con Ethan, sul sito ufficiale Karl Heisenberg non viene davvero definito un antagonista e la sua posizione viene messa in dubbio.
Infine, Chris Redfield. Il trailer si chiude con una scena che non ci aspettavamo, dove è lui a farsi trovare da Ethan (o meglio, a metterlo al tappeto per interposta persona) e uscirsene con alcune considerazioni piuttosto difficili da contestualizzare: dice di essere sorpreso dalla sua resilienza e che sarebbe un peccato se gli succedesse qualcosa, arrivato a quel punto. Dunque in un certo senso lo sta proteggendo? Vuole assicurarsi che compia determinati passi prima di eventualmente sbarazzarsene? Il suo personaggio è senza dubbio il più intrigante dell'intera sceneggiatura, perché il simbolo della lotta al bioterrorismo sembra aver ceduto al suo lato più oscuro, macchiandosi dell'omicidio di Mia Winters e del rapimento di Rose - della quale peraltro non c'è più traccia. Eppure, sembra volersi assicurare che Ethan arrivi sano e salvo da qualche parte.
Considerato il suo momentaneo coinvolgimento con la Blue Umbrella in Resident Evil VII, è impossibile davvero capire quale sarà il suo ruolo in Resident Evil Village e fino a che punto possa essersi spinto per fare qualsiasi cosa debba fare. Abbiamo persino il dubbio che la frase "How far would you go to save someone you love?", nella descrizione dell'ultimo trailer postato su YouTube da Capcom, possa persino riferirsi a lui e non a Ethan. Ci sono tante, troppe domande in sospeso e molti fili da tirare, per ammissione di Capcom stessa che ha dichiarato come questo ottavo capitolo servirà a chiudere diverse questioni. Nessun indizio, tuttavia, su quali possano essere. Questo trailer è stato ottimo, carico della giusta dose di azione e mistero, capace di rendere il gioco ancora più desiderabile tanto quanto è forte l'attesa per le demo.
I Mercenari sono tornati
A fare da contorno, un'altra sorpresa: la tanto richiesta modalità Mercenari, che si presenta anch'essa molto bene e pronta a restituire ai giocatori l'adrenalina data dal sopravvivere, apparentemente in solitario, alle bestie che popolano Resident Evil Village entro determinati limiti di tempo e seguendo altrettante precise direttive. La differenza principale con le omonime modalità incontrate nei capitoli precedenti, e il gioco per 3DS, non è solo nell'impostazione della sfida (in passato dovevamo sopravvivere fino ad accumulare il punteggio che ci avrebbe fatto scalare la classifica) ma anche nel fatto che, questa volta, potremo gestire il nostro arsenale come più ci aggrada: se in precedenza il nostro loadout era legato al personaggio scelto, abilità comprese, la nuova modalità Mercenari ruota attorno al solo personaggio di Ethan e si permette alcuni ritocchi.
A partire dal negozio, feature del tutto assente prima: sempre grazie al disponibilissimo Duca, tra un'area e l'altra c'è la possibilità di comprare armi, vendere oggetti inutili e acquistare potenziamenti che ci daranno maggiori possibilità di successo nelle sezioni successive. Un approccio interessante, che sembra spostare il focus della modalità non tanto su un singolo livello alla volta quanto su una serie di missioni una dopo l'altra con lo scopo di arrivare vivo alla fine. Inoltre, vedendo il video, il ritmo sembra essere notevolmente più sostenuto del passato e il tutto si accompagna a una componente strategica che ruota attorno alla scelta dell'arma migliore e delle abilità adeguate per renderla più efficiente, o migliorare se stessi; sì, perché all'interno di un livello si possono trovare anche "totem" speciali da cui scegliere una fra tre abilità che andranno a influenzare o noi o il nostro equipaggiamento. A giudicare dalla presentazione e considerando la modalità Mercenari come un enorme livello interconnesso da più aree, pare che queste abilità si accumulino e diventino così permanenti, senza annullarsi all'inizio di ogni stage.
Non vediamo l'ora di provarla tanto quanto il gioco principale, perché si sentiva da tempo la mancanza di una delle modalità più apprezzate della serie e un ritorno in grande stile, comprensivo di apprezzabili novità, non fa che aumentare l'entusiasmo: soprattutto sapendo che, uscendo vittoriosi, verremo adeguatamente ricompensati.
Resident Evil Village si mostra, passo dopo passo, sempre più convincente. Da un'ambientazione evocativa a uno stile di gioco che sembra prendere il meglio dai capitoli passati, come l'azione più adrenalinica del quarto e la tensione mista alla risoluzione degli enigmi propria dei primi tre, per riproporsi in un'esperienza familiare ma al contempo nuova. Difficile spingersi oltre senza averlo provato con mano ma, ora come ora, le sensazioni sono comunque in larga parte positive. Rimane il dubbio su come Capcom intende gestire le diverse questioni in sospeso, se chiuderà tutto in questo capitolo o penserà di riservare qualcosa al successivo in modo da concludere una supposta trilogia, e soprattutto se riuscirà a diluire il gioco nel modo più bilanciato possibile così da mantenere il giusto ritmo dall'inizio alla fine. Va detto che ultimamente Capcom non sta pressoché sbagliando un colpo, ragion per cui la nostra fiducia nei suoi riguardi è molto molto alta. Aspettiamo a questo punto di avere Resident Evil Village tra le mani per capire se avrà fatto l'ennesimo centro.
CERTEZZE
- Storia sempre più intrigante
- Il gameplay sembra bilanciarsi tra azione e survival
- La cura per i dettagli degli interni è davvero impressionante
- La modalità Mercenari fa il proprio gradito e rinnovato ritorno
DUBBI
- Il ritmo si manterrà costante fino alla fine?
- Per quale motivo non lo stiamo ancora giocando?