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Sniper Elite: Resistance, abbiamo provato il nuovo sparatutto di precisione di Rebellion

Stessa guerra, nuovo protagonista: lo sparatutto di precisione di Rebellion ci riporta nella Francia occupata, ma al comando dell'agente Harry Hawker: abbiamo provato Sniper Elite: Resistance ed ecco com'è andata.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   25/11/2024
Harry Hawker, il protagonista di Sniper Elite: Resistance
Sniper Elite: Resistance
Sniper Elite: Resistance
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Lo scenario della Seconda guerra mondiale esercita ancora oggi un grande fascino, pur nella sua limpida drammaticità, e così Rebellion ha deciso di continuare a raccontarlo attraverso i suoi sparatutto di precisione. Visto però che il protagonista storico della serie, Karl Fairburne, ha ormai combattuto in ogni singolo fronte di questo conflitto, per Sniper Elite: Resistance si è rivelato necessario cambiare personaggio.

La scelta è ricaduta su Harry Hawker, agente dello Special Operations Executive, che viene mandato nel cuore della Francia occupata per - indovinate un po'? - individuare e annientare una nuova arma che i nazisti stanno sviluppando e che potrebbe cambiare le sorti dello scontro. Insieme ai membri della resistenza francese, in solitaria o in cooperativa, dovremo dunque imbracciare ancora una volta il fucile e scagliare i nostri proiettili dove è necessario che vadano.

Una prova a ostacoli

Rebellion ci ha dato la possibilità di provare in anteprima Sniper Elite: Resistance per un'ora e mezza, all'interno di una singola missione, la terza della campagna, che si svolge nel quartiere di Fourviere, a Lione. Il nostro obiettivo è quello di superare le numerose postazioni tedesche che ci separano dal fiume Saona, percorrere il ponte che unisce le due rive e infine raggiungere un hotel al cui interno si trovano documenti relativi alla nuova e temibile Wunderwaffe nazista.

Se avete giocato un qualche episodio di Sniper Elite, sapete bene quanto l'impostazione action stealth della serie richieda pazienza, pianificazione, movimenti furtivi e tante accortezze per portare avanti i differenti approcci disponibili, laddove lanciarsi a testa bassa e ad armi spianate difficilmente si rivela essere la soluzione migliore, specie in presenza di parecchi nemici appostati all'interno dello scenario.

La missione che ci è stata proposta corrisponde esattamente a questo modello: i soldati tedeschi che ci separano dall'obiettivo sono numerosi e ben nascosti fra le tante pieghe di un'ambientazione decisamente ampia. Li si vede discutere fra di loro oppure seguire i soliti percorsi di ronda, mentre a intervalli regolari sulla strada che va verso il fiume transitano sia una moto che una camionetta piena di truppe naziste.

Sniper Elite: Resistance estende le kill cam a raggi x anche alle uccisioni effettuate con armi diverse dal fucile
Sniper Elite: Resistance estende le kill cam a raggi x anche alle uccisioni effettuate con armi diverse dal fucile

Il problema, non da poco, è che la versione che gli sviluppatori hanno preparato per la demo è ancora priva di checkpoint e salvataggi: ciò significa che non è possibile superare alcuni ostacoli e consolidare la posizione per poi affrontare il problema successivo, come accade generalmente nei giochi di Sniper Elite, bensì bisogna affrontare l'intera missione d'un fiato e ricominciarla da capo a ogni eventuale game over.

Il gameplay di sempre

Fra la complessità dell'impresa e l'inevitabile ruggine (sono pur sempre passati due anni e mezzo dalla nostra recensione di Sniper Elite 5), l'esperienza appare fin da subito insidiosa e non è un caso se, al termine della prova, non siamo riusciti ad arrivare alla fine del livello, fermandoci nel nostro migliore tentativo a pochi passi dal perimetro dell'albergo occupato dalle forze tedesche.

Colpire silenziosamente è una strategia vincente in Sniper Elite: Resistance
Colpire silenziosamente è una strategia vincente in Sniper Elite: Resistance

Un aspetto positivo della sfida che ci è stata proposta risiede nella possibilità di sperimentare varie strategie per sondare gli elementi relativi alle meccaniche stealth, l'intelligenza artificiale dei nemici ed eventuali novità sul fronte del gameplay che però non cogliamo: dal sistema di movimento alla ruota di selezione dell'equipaggiamento, dall'uso delle armi ai marchingegni da sabotare perché col loro rumore coprano quello degli spari, la sensazione è che Sniper Elite: Resistance sia fondamentalmente identico ai precedenti episodi della serie.

Nel nostro primo tentativo proviamo le uccisioni silenziose col coltello, che implicano naturalmente di avvicinarsi parecchio ai bersagli ma azzerano il rischio di un colpo non andato a segno: muovendoci bassi nei cespugli della collina da cui parte la missione e osservando il comportamento di un paio di guardie, riusciamo a ottenere il risultato desiderato e ci prendiamo anche la briga di frugare e occultare i cadaveri perché non vengano visti dagli altri nemici.

Il protagonista di Sniper Elite: Resistance apre il fuoco con il suo fucile da cecchino
Il protagonista di Sniper Elite: Resistance apre il fuoco con il suo fucile da cecchino

Di seguito sperimentiamo la pistola silenziata, che però richiede una certa precisione: lo sparo è singolo e i tempi di ricarica durano alcuni secondi, dunque un eventuale errore può mandare tutto a monte, farci scoprire e attivare le truppe naziste nei paraggi, pronte ad accendere le sirene e a braccarci a cominciare dalla nostra ultima posizione conosciuta sulla mappa.

Le tempistiche di rientro degli allarmi sono piuttosto lunghe, e così capita che nei nostri tentativi successivi, giunti sulle rive del fiume, passiamo parecchio tempo nascosti nelle fogne in attesa che la situazione si normalizzi per poter tornare allo scoperto. Purtroppo, però, i soldati tedeschi continuano a pattugliare le zone e diventa impossibile recuperare: altro game over, si ricomincia da capo.

Un ufficiale nazista nel nostro mirino in Sniper Elite: Resistance
Un ufficiale nazista nel nostro mirino in Sniper Elite: Resistance

Impossibilitati a individuare con precisione la posizione dei nemici se non attraverso l'impiego del binocolo dalla grande distanza, grazie a cui è possibile contrassegnare qualsiasi cosa si muova per avere un successivo riferimento, tentiamo quindi la strada maestra dei tiri di precisione con il fucile da cecchino, cercando anche di sfruttare i soliti motori a scoppio per evitare che gli spari vengano distinti dalle truppe ostili.

In questo frangente l'esperienza di Sniper Elite: Resistance esprime finalmente il suo potenziale, sebbene anche qui non ci sia nulla di nuovo: la concentrazione supporta in maniera fondamentale i nostri tentativi di centrare il bersaglio quando siamo parecchio lontani e le kill cam a raggi x si confermano spettacolari e dolorosissime, mettendo drammaticamente in risalto l'effetto dei nostri proiettili sul corpo dei nemici.

Il nostro personaggio in Sniper Elite: Resistance si cala da una zipline
Il nostro personaggio in Sniper Elite: Resistance si cala da una zipline

Allo stesso tempo, il nuovo episodio ribadisce le grandi difficoltà dell'impianto messo a punto da Rebellion di muoversi al di fuori della sua comfort zone: i tiri di precisione funzionano, lo stealth ravvicinato pure, ma nei combattimenti a mitra spianato dalla media distanza si percepisce ancora un profonda incertezza ed è lì che gli sviluppatori dovrebbero intervenire in maniera convinta.

Comunque sia, Resistance sembra interessante

Per via delle mancanze illustrate in precedenza, la demo di Sniper Elite: Resistance che abbiamo provato non era probabilmente il modo migliore per fornire un assaggio di questa esperienza, anzi ci ha lasciato con più perplessità che certezze in merito alla capacità di questo episodio di distinguersi dagli altri e risolvere i problemi storici del franchise, fra cui un comparto tecnico datato.

Le kill cam a raggi x di Sniper Elite: Resistance sono state ulteriormente migliorate
Le kill cam a raggi x di Sniper Elite: Resistance sono state ulteriormente migliorate

Tuttavia, sulla carta l'avventura con protagonista Harry Hawker potrebbe introdurre contenuti molto interessanti, vedi ad esempio la modalità cooperativa per l'intera campagna, le missioni propaganda che si possono sbloccare in determinati frangenti e un comparto multiplayer che potrebbe senz'altro avere qualcosa da dire, per quanto solitamente accessorio rispetto al single player.

Sniper Elite: Resistance non sembra rivoluzionare in alcun modo l'esperienza a cui la serie Rebellion ci ha abituato nel corso degli anni, puntando ancora una volta su di un gameplay che unisce meccaniche stealth e tiri di precisione, confermandosi solido in questi frangenti ma debole e incerto quando ci si trova invece a combattere a viso aperto e dalla media distanza. Sul piano tecnico si notano i soliti limiti produttivi e la demo che abbiamo provato non era probabilmente la migliore possibile, ma il gioco difficilmente deluderà i fan della saga.

CERTEZZE

  • Sempre molto solido nei tiri dalla distanza e nello stealth
  • Kill cam a raggi x migliorate, ancora più spettacolari e dolorose
  • La versione finale promette diverse novità interessanti

DUBBI

  • La demo che abbiamo provato era davvero ostica
  • I combattimenti dalla media e breve distanza rimangono grezzi
  • Tecnicamente non sembra aver compiuto grandi passi in avanti