PlayStation 5 sbarca nella zona e non poteva farlo nel momento migliore: dopo un anno di aggiornamenti, Stalker 2: Heart of Chornobyl è più bello che mai. La perfezione però continua ad essere lontana, non è questo il gioco che ci sentiremmo di consigliare a chi cerca un'esperienza cinematografica e impeccabile; al contrario Stalker 2 è il prodotto per tutti quelli in fuga dal classico gioco da classifica ben pettinato e dai modi educati.
Il fascino della Zona
Sporco, durissimo, Stalker 2 è proprio come immergersi in acqua contaminata. Appena riesci a guardare oltre le magagne che continua, maledizione, a portarsi dietro, ti ritrovi totalmente immerso nella sua straordinaria atmosfera. È lui, l'originale, non quei giochi che pur con successo ne hanno copiato lo stile.
È enorme, magnetico, un'avventura a tratti estenuante e che può allungarsi a dismisura, se non riuscirai a trovare la forza di lasciare questo angolo di mondo divorato da radiazioni e proiettili. Lanciato un anno fa, nei mesi a seguire il gioco ha subito modifiche fondamentali che ne hanno migliorato le interazioni con l'inventario, ricalibrato l'economia e i diversi livelli di difficoltà, aggiunto nuove anomalie e nuovi equipaggiamenti. Peccato che per tre passi in avanti ne sia stato fatto uno indietro, e nemmeno l'ultima, enorme, patch ha fornito al gioco quello strato di pulizia che avrebbe finalmente fatto la differenza.
Il peso della libertà
Stalker 2 non sarà mai un gioco perfetto anche per colpa, e se vogliamo anche per merito, della sua profondità. Questo non è soltanto uno sparatutto in prima persona ma, come i predecessori, al suo interno convive un'avventura estremamente interattiva nella quale potremo agire in completa libertà, persino uccidendo personaggi chiave.
Il gioco reagisce, fornisce nuove opzioni ed escamotage narrativi e strategici, mentre la vita nella zona prosegue. Ora le fazioni possono anche contendersi la zona, conquistare e perdere dinamicamente terreno, rendendo i nostri viaggi più o meno pericolosi in base alle alleanze strette e ai nemici che ci saremo lasciati alle spalle. La zona ha maggiore persistenza e un gruppo di IA possono continuare ad interagire con il mondo circostante molto più a lungo che nelle versioni precedenti, prima di scomparire per liberare spazio in memoria. Accorgimenti che rendono gli incontri più realistici e imprevedibili e donano finalmente alla mappa tutta la dinamicità che ancora gli mancava.
L’ultimo miglio
L'intelligenza artificiale è migliorata considerevolmente in alcune interazioni, sembra però peggiorata quando è necessario rispondere al fuoco. Nelle prime versione di Stalker 2 c'erano sì problemi, ma per un soldato incastrato ne trovavi almeno un paio in grado di sorprenderti, aggirarti, guadagnare coraggiosamente posizione.
Con l'ultima patch sembra invece che il rapporto tra ingenuità e istinto di sopravvivenza dei nemici sia meno bilanciato; anche nello stealth si è cercato di fare ordine generando però ulteriori problemi che andranno man mano risolti. Stalker 2 deve superare questo ultimo scoglio, il resto in fondo è relativamente importante. Quel che serve ora e urgentemente è un'IA che torni ad essere reattiva nel modo giusto, che non si perda così frequentemente in un proverbiale bicchiere d'acqua. La tecnologia c'è, loro possono farcela, e solo così Stalker 2 potrà agguantare definitivamente lo stato di cult game, come dopo tanti anni di purgatorio lo è diventata la trilogia originale.
Tabula Rasa Elettrificata
Dopo un anno fa male non avere ancora un prodotto non dico perfetto, ma sufficientemente rifinito. Allo stesso tempo è impossibile far finta che non ci sia mai stata un'invasione, una guerra che tra l'altro è ancora drammaticamente in corso e che ha spinto GSC Game World a trovare rifugio a Praga dove tante cose, necessariamente, sono dovute cambiare.
Tra i membri del team c'è anche chi è finito a vestire una mimetica e non tutti hanno fatto ritorno a casa. Stalker 2 è legato indissolubilmente alla resilienza di un popolo che da tanti, troppi anni, subisce le conseguenze della tabula rasa elettrificata, come descritta dai CSI di Ferretti e Zamboni, sovietica. Il primo gioco della serie venne sviluppato in un'Ucraina ancora prevalentemente rurale, un luogo dove mai avresti immaginato sarebbe nato uno dei giochi più coraggiosi e, a suo modo, tecnicamente avanzato, degli anni duemila. E chissà se tra i membri del team c'è qualcuno di quegli ex bambini che venivano in Italia per qualche mese, ogni anno, "a respirare l'aria buona", come dicevano i grandi, mentre ci invitavano a giocare insieme. La resilienza del resto è un tema centrale anche dell'omonimo film di Tarkovsky dove non è solo dote umana, ma soprattutto naturale. La natura si cura da sola, nel film e nel gioco, anche attraverso la formazione di metafisiche anomalie.
Accordi sotto le stelle
Nella realtà le cose stanno andando fortunatamente in modo diverso. La zona non è un'area senza legge e in perenne conflitto, al posto delle anomalie ci sono tantissimi animali selvatici che hanno riconquistato l'area e sono per questo oggetto di studi scientifici. Praticamente un paradiso terrestre, ma nato su delle rovine umane ancora avvolte da una forza invisibile e in grado di ucciderti tanto silenziosamente, quanto lentamente.
La vera zona è anche un museo a cielo aperto, e Stalker 2 ad oggi è il modo migliore per poterla visitarla e contemplarla. L'ambientazione continua ad essere uno dei grandi punti di forza di Stalker, ma è anche il modo in cui la si attraversa a dargli energia e importanza. Mutanti, sparatorie, laboratori infestati che fanno davvero tremare le gambe, trappole e tempeste atomiche, questo Stalker 2 è un gioco che ti vuole costantemente ammazzare. Eppure, nonostante tutto, Stalker 2 è anche un'esperienza composta da lunghe passeggiate, di spuntini a bordo strada, accordi di chitarra sotto le stelle. Ha un ritmo particolare, più contemplativo del tipico action in prima persona, ma a dargli corda si ricevono in cambio soddisfazioni che non semplicemente non troverete altrove.
Sfinito e quasi finito, Stalker 2: Heart of Chornobyl compie così il suo primo compleanno. L'arrivo su PlayStation 5 è un'ottima notizia, l'ultima grande patch un'opportunità per chi lo ha già giocato a fondo. Senza dimenticare che nel 2026 arriverà anche la prima espansione e con lei, speriamo, altre migliorie ai sistemi di base. Se son bug, fioriranno...