Dopo la lezione di storia di Sakurai, non potevamo certo ignorare il nuovo arrivo di Super Smash Bros. Ultimate: il leggendario Terry Bogard, direttamente da Fatal Fury e dai King of Fighters. Per le nuove generazioni di videogiocatori Terry non sarà propriamente il più noto dei guerrieri, ma per noi è un mito, e la sua trasposizione è così fedele da commuoverci. D'altronde questa non è una new entry per novellini, e sfrutta meccaniche uniche che lo rendono plausibilmente il personaggio più arduo da gestire di Smash.
Terry alla base potrebbe sembrare un emulo di Ryu e Ken, considerando che fissa sempre l'avversario (d'altronde è una caratteristica sensata per chi viene da picchiaduro classici), ma non sottovalutate la sua complessità: è in grado di eseguire proprio come i personaggi sopracitati le mosse speciali con input complessi - che le potenziano - ed è l'unico combattente del gioco ad aver due special laterali dirette, che possono peraltro risultare confusionarie quando si cerca di tornare verso l'arena. Le sue complicazioni, e una recovery non brillante, vengono però in larga parte smorzate dagli enormi danni che è in grado di infliggere, dalla sua capacità di cancellare le normal con le special (dando vita a combo poderose di facile esecuzione) e dalla possibilità di usare delle super devastanti oltre certe percentuali. Non sarà una passeggiata svelare tutte le potenzialità di Terry, insomma, ma è un'altra aggiunta di tutto rispetto al gioco, e lo adoriamo.