Siamo in un'era alquanto peculiare per i picchiaduro, che ha visto tornare i più grandi marchi di sempre praticamente in contemporanea e non sembra intenzionata a fermarsi visti certi annunci degli ultimi giorni. Quando così tanti giganti si sfidano, però, diventa difficile rimanere sulla cresta dell'onda a lungo, persino per titani come Tekken e Street Fighter... La strategia vincente, perciò, è quella di offrire un misto di bilanciamenti e aggiornamenti sensati, e un mix di personaggi DLC apprezzabile dai fan: nuovi arrivi nel roster sono sempre ben accetti, e tendono a ringalluzzire la community, riportando i vari giochi in cima alla lista dei più visti e giocati su Twitch e Youtube.
Una delle strategie più vincenti da ormai alcuni anni a questa parte è quella dei personaggi ospite: i crossover con altre serie famose d'altronde allargano la platea, attirando anche neofiti incuriositi dalla presenza dei loro beniamini in giochi diversi da quello principale. Il Tekken Team si è dimostrato particolarmente abile in questo, inserendo nel mix alcune new entry davvero inaspettate (Negan? Sul serio qualcuno lo aveva previsto?), ma senza mai trascurare la cura per il dettaglio.
Particolarmente fruttuosa, poi, è stata la collaborazione con Final Fantasy, dato che in Tekken 7 Noctis era uno dei personaggi più popolari (sia in senso negativo che positivo) del gioco, al punto da rendere pressoché garantito un ritorno simile in Tekken 8. C'è solo un piccolo problema... buona parte dei fan si aspettava uno specifico personaggio dopo il principe, particolarmente adatto peraltro a un gioco ricco di esperti di arti marziali. Parliamo, ovviamente, di Tifa Lockhart, da sempre vista come ospite perfetto nel picchiaduro di Bandai Namco per via del suo set di mosse e dei tantissimi aggiornamenti visti in Final Fantasy 7 Remake e Rebirth.
Tifa non è però arrivata, nonostante Harada e i suoi abbiano deciso di continuare a collaborare con Square Enix. Il nuovo combattente di Tekken 8 è infatti Clive Rosfield, protagonista di Final Fantasy XVI, che sembra voler portare avanti il ciclo dei personaggi principali della serie trapiantati nel picchiaduro di Bandai Namco. La scelta ovviamente è stata molto discussa all'inizio, ma ora le voci del dissenso sembrano essersi in larga parte placate. La motivazione? Beh, Clive è un personaggio dannatamente divertente e ben fatto, certo, eppure non è tutto qui: la sua scelta è più sensata del previsto, sia da un punto di vista di gameplay che di "flessibilità".
Protagonista in cosplay
Partiamo dalla questione flessibilità, perché, come potrete ben immaginare in un picchiaduro dotato di personalizzazione come Tekken, la presenza di un personaggio ospite comporta sempre inevitabilmente dei problemi. Si tratta pur sempre di proprietà intellettuali appartenenti ad altre case, che vanno trattate con i guanti e spesso non possono offrire le stesse opzioni dei personaggi originali. Noctis, Negan e compagnia bella, ad esempio, potevano essere personalizzati in modo estremamente limitato e non dubitiamo che con Tifa le cose sarebbero state ancor peggiori, considerando la sua importanza e il modo in cui viene comunemente "protetta" da Square Enix. Nel caso di Clive, invece, il team di Yoshida e Takai si è dimostrato estremamente più aperto alla collaborazione (molti degli sviluppatori, tra cui Suzuki, sono giocatori di picchiaduro), tanto da aver non solo elogiato a più riprese il lavoro fatto durante alcune interessanti live di presentazione con gli sviluppatori di Tekken, ma da avergli anche permesso di personalizzare il look del loro beniamino con una discreta libertà. Certo, non si possono cambiare in modo eccessivo i suoi connotati o scegliere altre capigliature, ma nel complesso è possibile vestire Clive un po' come si preferisce senza particolari limitazioni, ed è già un enorme passo avanti rispetto ad altre operazioni simili.
Clive è una buona scelta anche dal punto di vista commerciale: Final Fantasy XVI forse non ha venduto nelle aspettative di Square Enix, ma è comunque un discreto successo che ha piazzato vari milioni di copie e, seppur criticato (sensatamente) in vari aspetti, tra quelli non c'è di certo il protagonista, amato pressoché da chiunque abbia giocato il titolo. Tifa sarebbe stata più popolare, certo, ma Clive è stata comunque una scelta brillante, che ha attirato rapidamente l'attenzione di molti e riacceso la fiamma del gioco con un colpo secco.
Se la maggior flessibilità nell'inserimento e la popolarità del personaggio hanno aiutato, però, la motivazione principale per l'inserimento di Clive sembra essere ancora una volta una sola: il gameplay. Nonostante la varietà di mosse di Tifa, infatti, non ci sono molti personaggi in Final Fantasy che possano vantare un set di poteri comparabile al buon Rosfield e infatti il nostro è tra i personaggi più eccessivi ed esaltanti da utilizzare che abbiamo mai visto in un Tekken. Inoltre, dato che il Tekken Team voleva mutuare la facilità di utilizzo nel gioco originale, è pure molto più accessibile della media.
Il potere degli Eikon
Se si va ad analizzare le manovre che ha a disposizione, Clive è seriamente una minaccia in Tekken 8: un personaggio praticamente in grado di rispondere efficacemente ad ogni situazione, con una varietà di strumenti invidiabile a disposizione. Nel gioco è stato inserito con ogni singolo Eikon disponibile e questo gli permette realmente di fare un po' di tutto; Ramuh mette pressione in modo sicuro, Fenice lo rigenera e gli consente di muoversi rapidamente, Garuda facilita le combo aeree, Bahamut offre proiettili a distanza, e via così.
Il punto fondamentale di Clive? È un personaggio mid range, quindi capace di controllare l'avversario da una buona distanza senza grandi problemi, prevalentemente per via del raggio offerto dai suoi attacchi di spada e dai suoi calci. Non è dotato della varietà nella pressione di personaggi come Xiaoyu, Feng o altri, ma è comunque in grado di portare avanti offensive rapide all'improvviso, prevalentemente grazie a dei classici mix 50 e 50 di mosse che non sono facili da prevedere. Il grosso della sua cattiveria deriva proprio da Fenice, dato che il dash che questo Eikon gli offre può venir fatto seguire da una serie di manovre piuttosto cattive, tra cui brevi combo che lanciano a muro, attacchi medi per nulla rischiosi, e un paio di bassi molto infami da non sottovalutare. Certo, non tutte le sue mosse dopo il dash sono sicure, ma era ovvio e generalmente cancellare le mosse con fenice lo lascia così in vantaggio da rendere impossibile arginare la sua offensiva con un'interruzione nella maggior parte dei casi. Pensate, se scatta dopo il suo affondo infuocato in corsa, Clive sta a +14 anche se parate il colpo. Praticamente può pigliarsi un caffè prima di cominciare a menarvi.
Non bastasse, il protagonista di Final Fantasy XVI ha una lunga lista di altre chicche a disposizione: i suoi attacchi traccianti sono estremamente sicuri, dato che quello con il calcio evoca Torgal e scaglia così a distanza da non essere contrastabile, mentre quello legato a Leviathan ha una serie collegata che si attiva solo nel caso colpisca (e può quindi venir usato a raffica). In più i suoi Heat Engager sono in assoluto tra i migliori del gioco: la sua doppia spadata in avvicinamento è sicura, traccia l'avversario se cerca di muoversi lateralmente e ha un raggio davvero infame (il fatto che sia tracciante è seriamente illegale), il suo colpo esplosivo medio è a corto raggio ma improvviso e a sua volta privo di reali rischi; aggiungete a tutto questo ben di dio un power crush con il pugno di titano con un raggio illegale, un heat mode che gli aggiunge combo piuttosto devastanti, e la capacità di mandare a muro rapidamente da quasi qualunque posizione, e otterrete un personaggio indubbiamente molto competitivo, con cui è già seriamente fastidioso avere a che fare online.
Inoltre Clive può contare su alcune meccaniche uniche a dir poco spassose da utilizzare. Odino fa parte del suo arsenale, ma non lo si usa normalmente e va caricato: portando la sua barra a livello 5 permette di usare la Zantetsuken, un attacco il cui danno non scala in combo, che garantisce momenti abbastanza ilari se piazzato. Certo, è difficilissimo caricarlo completamente durante un match, ma anche a livelli di carica inferiori è una chiusura mostruosamente efficace per le combinazioni, e non è affatto difficile ottenere carica con certe mosse che ne fanno uso. Tenete sempre d'occhio quel contatore.
Esagerato forse dunque? Beh, in realtà no. Clive è indubbiamente un personaggio fortissimo, ma crediamo che molto del rumore che si sente ora sul suo essere troppo forte dipenda solo dal fatto che la gente ancora non ha imparato come contrastarlo a dovere. Ha in realtà varie debolezze: bassi non eccelsi, molto rischiosi e per lo più leggibili (quello più infame mostra chiaramente il mantello di Shiva, un indizio visivo davvero cristallino); le sue mosse più sicure partono lentamente e se previste possono venir interrotte senza troppi problemi; soffre la pressione, e infine i suoi attacchi da medio raggio, per quanto sicuri, lasciano comunque il turno all'avversario, costringendo Clive ad essere comunque piuttosto difensivo e agire di risposta. Il buon Rosfield, poi, fatica a mantenere il turno rispetto ad altri membri del roster tremendamente aggressivi (tipo Dragunov, che rimane una minaccia atroce), quindi non è il caso di usarlo come dei pazzi forsennati. Crediamo comunque che, tra accessibilità generale ed efficacia, sarà molto usato a livello competitivo, e potrebbe venir comunque "ritoccato" in alcuni aspetti.
Dal canto nostro? Stiamo davvero apprezzando tantissimo la scelta del Tekken Team. Clive è seriamente uno spasso, tra i combattenti più esaltanti e spettacolari da vedere in azione del gioco, e crediamo seriamente che si tratti di un'aggiunta capace di arricchire notevolmente un titolo già dotato di un roster d'eccezione. Speriamo che tutti i prossimi "ospiti" siano a un livello simile, e chissà che per Tifa non ci sia ancora speranza, prima della fine del ciclo vitale di Tekken 8.