Creare gli Oscar del videogioco. Era questo il grande sogno di Geoff Keighley, l'ideatore e presentatore dei The Game Awards. Una cerimonia di premiazione arrivata ormai alla sua quinta edizione e che anno dopo anno ha assunto una rilevanza via via sempre maggiore, arrivando a raggiungere più di dieci milioni di spettatori. Ma cosa sono, e come sono nati, i The Game Awards? Per scoprirlo dobbiamo tornare indietro nel tempo fino alla prima metà degli anni novanta e a un bizzarro evento intitolato Cybermania '94: The Ultimate Games Awards, che ha permesso a un Geoff Keighley appena quattordicenne di muovere i primi passi nel mondo delle premiazioni televisive. È lì che comincia la storia dei The Game Awards, che vi raccontiamo nel video in testa all'articolo.
Da Cybermania '94 agli Spike VGX del 2013
Dopo l'esperimento tutt'altro che riuscito di Cybermania '94, gli Spike Video Game Awards sono stati per un più di un decennio l'evento più simile agli Oscar che i videogiochi hanno avuto, almeno fino al 2013. L'ultima edizione della cerimonia che doveva il suo nome all'emittente televisivo Spike TV fu però disastrosa e portò sia Keighley sia l'emittente ad abbandonare il format dopo i VGX 2013. Quello fu però solo una tappa della storia degli Oscar dei videogiochi: tutt'altro che abbattuto, Geoff ha infatti investito una ricca parte dei suoi risparmi per dar vita ai The Game Awards. Un evento che oggi ha raggiunto una rilevanza incredibile, e che a partire dai TGA 2014 ha cominciato a diventare un'occasione privilegiata anche per grandi rivelazione: mai come quest'anno avrà infatti così tanti giochi annunciati.
Per questo seguiremo i The Game Awards 2018 con una vera e propria maratona live, che partirà a mezzanotte e proseguirà fino all'alba di venerdì 7 dicembre 2018.
