The Lonesome Guild di Tiny Bull Studios si presenta sin da subito come un clone degli Zelda classici, quindi un gioco di ruolo d'azione con visuale dall'alto, ma come vedremo incentrato sulla gestione di un party, con un fantasmino dall'identità sconosciuta e degli animali antropomorfi come protagonisti. In realtà, all'inizio guidiamo un coniglio inventore che scappa da una nebbia mefitica che sta avvolgendo l'intero mondo, corrompendo tutto ciò che tocca. Ghost, così si chiama il fantasma, viene introdotto quasi subito. La prima sezione è molto lineare e serve a introdurci ai sistemi base del gioco, facendoci risolvere anche alcuni semplici puzzle. Qui facciamo anche la conoscenza di un altro personaggio, che ci accompagnerà per il resto dell'avventura. Almeno per la parte che abbiamo avuto modo di provare.
Inizio pacato
La prima mappa è decisamente lineare e offre pochi spunti particolari. Si affrontano dei nemici abbastanza deboli usando un sistema di combattimento fondato sul modello classico degli attacchi veloci, attacchi potenti e schivate. Con il crescere del gruppo aumenteranno anche le possibilità, in tal senso, ma i principi rimarranno sempre gli stessi.
Il tutto è davvero molto chiaro e facilmente padroneggiabile, visto che è qualcosa con cui abbiamo avuto a che fare decine, se non centinaia di volte. Comunque sia, più avanti Ghost entrerà maggiormente in gioco rivelandosi un alleato fondamentale per eseguire attacchi devastanti. Intanto ne approfittiamo per prendere confidenza con i controlli, superando quelle che, a conti fatti, si rivelano essere delle prove di tempismo, in cui i nemici mostrano chiaramente quando e dove attaccheranno. Come accennato, anche i puzzle iniziali non ci hanno dato molti problemi, visto che sono composti da leve da tirare e massi da spostare, con delle soluzioni davvero lineari.
Giusto far notare che non stiamo connotando la cosa in negativo, visto che siamo nella fase iniziale. Le cose, infatti, migliorano moltissimo dalla seconda area in poi, un grosso castello abbandonato, dove subentrano puzzle basati sulla ricerca di combinazioni, dove la mappa si fa più labirintica e dove ci sono più segreti da scoprire, anche meglio nascosti. I nemici stessi si fanno più grossi e resistenti, tanto da costringerci a utilizzare tattiche leggermente diverse per essere sconfitti. Insomma, c'è un crescendo mica male, sperando che sia mantenuto per l'intero gioco.
Party
Oltre a porte da aprire, chiavi da trovare, forzieri da razziare e stanze da esplorare da cima a fondo, The Lonesome Guild offre anche un sistema di party abbastanza articolato. Non tanto nella gestione dei personaggi, che è invero molto semplice, quanto nella definizione dei rapporti tra gli stessi. Sostanzialmente, a ogni sosta di fronte a un falò, che serve per ricaricare l'energia, i presenti nel gruppo, come il coniglio Davinci o la volpe Mr. Fox, per citarne un paio, potranno parlare tra di loro, svelando sentimenti e motivazioni personali e chiamandoci a fare delle scelte di dialogo.
Migliorando i loro rapporti con Ghost, si potranno sbloccare delle abilità nel menù di gioco, che daranno dei bonus alle caratteristiche e alle abilità, solitamente in relazione alle specializzazioni del personaggio. Ciascuno dei membri del party ha quattro fasce di rapporto con Ghost, che vanno dal Conoscente al Miglior amico. A ognuna corrispondono delle abilità sempre più potenti. Chiaramente gli eroi sono migliorabili anche in altri modi, ad esempio trovando dell'equipaggiamento magico, oppure delle armi aggiuntive.
Niente di troppo complicato, a ben vedere, ma The Lonesome Guild non sembra voler essere quel tipo di gioco inaccessibile ai neofiti e punta invece a coinvolgere soprattutto con la sua storia dai toni delicati, ma non per questo meno drammatica, e con un gameplay leggero ma appagante, che si sviluppa su più livelli di complessità. Certo, il rischio di un'eccessiva piattezza sulla lunga distanza c'è, ma vi sapremo ridire quando avremo avuto modo di provare la versione definitiva se riuscirà ad appassionare fino in fondo o se avrebbe avuto bisogno di un po' di condimento in più.
Dal punto di vista tecnico, l'opera di Tiny Bull Studios è ottima, considerando i valori produttivi messi in campo. Lo stile cartoon è ben disegnato e il livello di dettaglio è adeguato a creare ambienti suggestivi e adeguati al racconto. Niente che faccia impazzire la GPU, chiaramente, ma siamo comunque su ottimi livelli realizzativi, anche in dettagli spesso poco considerati come le scelte cromatiche, davvero ottime in alcuni momenti. Oltretutto, la versione di anteprima che abbiamo avuto modo di giocare si è dimostrata essere molto pulita e fluida, quindi ci fa ben sperare per quella finale.
Aver provato The Lonesome Guild ci ha convinti ad aspettare con maggiore fiducia la versione finale, di cui ancora non si conosce la data d'uscita. Il gameplay non carbura subito, ma quando ingrana sembra scorrere via che è un piacere, almeno fino al punto in cui siamo arrivati. Staremo a vedere se la storia e i personaggi saranno sviluppati adeguatamente e se i livelli avanzati offriranno sfide ancora più interessanti. Intanto vi consigliamo di tenerlo d'occhio.
CERTEZZE
- Tanti personaggi
- Sistema di relazioni
DUBBI
- Alcuni aspetti troppo semplificati?