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Warframe: The Duviri Paradox, abbiamo visto in anteprima la nuova espansione

Pensata per essere giocabile anche da chi non si è mai avvicinato a Warframe, The Duviri Paradox è un'interessante variazione sul tema, molto più curata del previsto.

Warframe: The Duviri Paradox, abbiamo visto in anteprima la nuova espansione
ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   26/04/2023

Warframe è un discreto colosso dei live service. Con una community ancora piuttosto numerosa, oltre 50 frame disponibili e un discreto mare di contenuti ampliati da varie espansioni, però, questo innegabile successo di Digital Extremes fatica a conquistare nuovi proseliti, spesso spaventati dalle innumerevoli ore da macinare per raggiungere la "ciccia" dell'endgame o semplicemente ottenere i frame e le armi desiderati.

Quando The Duviri Paradox ha fatto la sua comparsa, l'idea ci è sembrata subito a dir poco brillante: un'altra espansione open world, certo, eppure la prima giocabile da subito anche dai neofiti senza limitazioni, ispirata ai roguelike e comunque collegata a doppio filo al gioco base, in modo da rendere più naturale il passaggio da una formula all'altra.

L'occasione per vedere un po' di sano gameplay di questo nuovo "mondo" non si era però ancora palesata, almeno fino a qualche giorno fa, quando il team ci ha permesso di assistere a una interessante presentazione rispetto all'annuncio ufficiale.

La abbiamo ovviamente osservata con attenzione, e oggi cercheremo di descrivervi quanto visto. Ed è il caso di tenere d'occhio The Duviri Paradox, perché sembra essere un "pezzo" di Warframe molto peculiare, seppur molte delle sue caratteristiche siano ancora tutte da esplorare.

Vita da cavernicolo

La caverna di Teshin non sarà molto accogliente, ma è se non altro suggestiva
La caverna di Teshin non sarà molto accogliente, ma è se non altro suggestiva

Diversamente da the New War, pensata come un'esperienza lineare della durata di qualche ora, The Duviri Paradox è appunto un open world che sembra resettarsi e mutare ciclicamente, in base allo stato mentale del suo signore, Dominus Thrax. Il gameplay mostrato partiva dalla caverna di Teshin (personaggio ben noto ai fan di Warframe), nella quale è possibile selezionare immediatamente quali armi utilizzare tra scelte multiple. Pare ci sia anche una fase di tutorial prima della partenza, ma ciò che è importante è la presenza di una doppia opzione all'avvio che dà al giocatore la scelta di esplorare Duviri o buttarsi sulla struttura classica di Warframe. La separazione tra le due "modalità" non è totale però, sono pensate per collegarsi, e permettere appunto di scegliere anche in seguito (oltre che ai giocatori veterani di sfruttare i frame duramente conquistati in certi contenuti specifici).

Il mondo di The Duviri Paradox è affascinante, anche se il grigiore iniziale ne riduce l'impatto visivo
Il mondo di The Duviri Paradox è affascinante, anche se il grigiore iniziale ne riduce l'impatto visivo

La sessione da noi osservata si svolgeva durante la fase di "rabbia" del Dominus, seguendo una quest specifica chiamata "il principe di fuoco". In pratica si trattava di una lunga fase esplorativa ricca di combattimenti, con obiettivi sparsi per la mappa che, se completati, permettevano al giocatore di ottenere dei decreti. Questi ultimi sono potenziamenti da roguelike a tutti gli effetti: abilità passive o attive che migliorano il vostro alter ego in battaglia resettandosi a ogni nuovo tentativo, e sembrano essere anche divisi per rarità. L'esplorazione non ci è sembrata particolarmente elaborata, tuttavia sparse per la mappa le missioni non sono poche, e vanno da semplici battaglie fino a puzzle piacevoli, tra cui alcune sfide legate anche alla precisione del giocatore, dato che richiedono di colpire in ordine determinati bersagli entro un tot di secondi per sbloccare forzieri contenenti materiali e decreti aggiuntivi. Per chi ama il gameplay classico, ad ogni modo, le missioni più interessanti paiono essere gli Undercroft: portali dove si usa la propria configurazione di frame, che sono però influenzati dai decreti e offrono sfide di difficoltà variabile (simili in realtà al survival, ma con molta più varietà di nemici).

Per chi vuole una variazione particolare dell'esperienza classica di Warframe ci sono l'Undercroft e il Circuit. Le sfide non mancano anche per i giocatori esperti
Per chi vuole una variazione particolare dell'esperienza classica di Warframe ci sono l'Undercroft e il Circuit. Le sfide non mancano anche per i giocatori esperti

Nonostante i reset, l'esplorazione dà un reale senso di progressione al tutto: il colore torna nelle zone dove gli obiettivi vengono completati, e la crescita costante del proprio alter ego pare alquanto soddisfacente, anche se non si hanno a disposizione frame particolarmente avanzati e ci si limita a quello scelto nella fase tutorial. Il protagonista poi ottiene avanzando anche molteplici abilità legate all'esplorazione a cavallo, che migliorano la navigazione della mappa.

A quanto pare, la quest principale verrà guidata da un narratore ambiguo attraverso tre dei cinque possibili stati mentali di Thrax, dopodiché l'open world muterà ciclicamente in base a tutti e cinque. Ogni stato sembra contenere obiettivi specifici, per un quantitativo di contenuti rispettabilissimo.

Ciclo infinito?

Alla fine di ogni fase c'è da sconfiggere un Orowyrm. Questi enormi boss sono tra gli scontri più scenici di Warframe, e in più fasi
Alla fine di ogni fase c'è da sconfiggere un Orowyrm. Questi enormi boss sono tra gli scontri più scenici di Warframe, e in più fasi

Queste variazioni del mondo di Duviri sono divise in capitoli. Completateli e alla fine troverete ad aspettarvi persino un boss: un Orowyrm, ovvero una gigantesca creatura volante che dovrebbe rappresentare ogni volta la sfida più problematica di ogni partita (anch'essa varia in base agli stati d'animo ovviamente). Durante il gameplay ne abbiamo potuto osservare soltanto un pezzettino, ma pare si tratti di battaglie in due fasi, molto spettacolari e ricche di punti deboli da colpire con precisione e attacchi ad area da schivare.

Come detto, Duviri resta disponibile per i giocatori con tutte le sue variazioni anche una volta completata la missione primaria e svelata la narrativa nella sua interezza, ma per i giocatori che vogliono contenuti avanzati per i loro frame la nuova espansione sblocca il Circuit, una versione "pompata" dell'Undercroft descritto poco fa, dove si viene influenzati da alcuni potenziamenti permanenti sbloccati di nome Intrinsics, ed è utilizzabile una variazione (crediamo nettamente estesa) del sistema Incarnon di potenziamento di certe armi chiamata Incarnon Genesis System. Pare che nel Circuit si possano sbloccare battaglie estremamente ardue, per chiunque voglia un po' di sana sfida.

La presenza di una cavalcatura vi permetterà di esplorare rapidamente l'estesa mappa di gioco. Un'ottima trovata
La presenza di una cavalcatura vi permetterà di esplorare rapidamente l'estesa mappa di gioco. Un'ottima trovata

Infine, prevedibilmente, vi sono anche modifiche per gli amanti dell'estetica, con opzioni di personalizzazione extra per il personaggio, nuove skin della community per Baruuk e Wisp, e altre skin aggiuntive per Limbo e Mesa (parliamo di frame chiaramente).

Sì insomma, nel complesso, sembra essere ancora una volta un'espansione molto curata e variegata, che sfrutta la struttura roguelike per offrire un'esperienza esaltante con abilità devastanti anche ai nuovi giocatori, e introdurli poi gradualmente al gioco base. Una mossa furba, che, nonostante le tante differenze dalla campagna originale, potrebbe portare la community a rimpolparsi in modo significativo nel giro di poco tempo. Ci sono ovviamente ancora dubbi sull'effettiva varietà degli obiettivi durante i vari tentativi, e di certo questa aggiunta non velocizza più di tanto il percorso da affrontare quando si passa al Warframe vero e proprio, eppure si tratta di un curioso esperimento, che potrebbe svilupparsi ulteriormente in futuro. Vedremo.

The Duviri Paradox è senza dubbio una interessante variazione sul tema, che potrebbe rappresentare il primo passo per trasformare Warframe in qualcosa di ancor più vario e imprevedibile. Il fatto che sia affrontabile fin dall'inizio, poi, nobilita ulteriormente quest'espansione, rendendola un potenziale "punto di attracco" all'esperienza classica. Ora resta solo da vedere se la varietà sarà abbastanza da supportare al meglio le tante idee inserite nel mix.

CERTEZZE

  • Un'espansione atipica, e affrontabile da subito
  • Contiene contenuti interessanti anche per i giocatori di vecchia data

DUBBI

  • I giocatori passeranno davvero con naturalezza da Duviri al gioco base?