Neanche il tempo di difendersi dalle recenti accuse di promuovere un ambiente di lavoro tossico, ecco che arrivano nuovi guai per Quantic Dream, sotto indagine per via dell'impiego di fondi pubblici.
Le due faccende sono in realtà collegate: il Consiglio di Parigi, su richiesta della consigliera Danielle Simonnet, appartenente al Partito di Sinistra francese, sta effettuando le proprie verifiche proprio sulla base delle accuse mosse da alcuni ex dipendenti di Quantic Dream.
Il principio è che l'azienda fondata da David Cage, in quanto sovvenzionata anche da contributi statali, non potrebbe in alcun modo permettersi una condotta come quella descritta da chi parla appunto di un ambiente di lavoro tossico, fatto di battute sessiste e fotomontaggi realizzati per umiliare determinati individui.
Il Consiglio di Parigi sta addirittura vagliando la possibilità di istituire una forma di rimborso per le realtà che hanno ricevuto finanziamenti statali ma che poi si macchiano di condotte contrarie all'etica lavorativa.
Se Quantic Dream dovesse alla fine essere ritenuta colpevole delle accuse che le sono state mosse, l'ipotesi di una restituzione forzata dei fondi avrebbe effetti catastrofici sullo studio e i suoi progetti.