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Il brand director di Tom Clancy's Rainbow Six Siege difende le casse premio

Per Alexandre Remy gli sviluppatori non sono diventati avidi

NOTIZIA di Davide Spotti   —   19/02/2018

Le polemiche sull'uso che viene fatto delle casse premio in alcuni titoli ha indotto giocatori ed istituzioni ad interrogarsi sull'eventualità di equipaare la materia al gioco d'azzardo. Per il momento non sono ancora stati presi provvedimenti definitivi, ma il risultato di un tale clamore mediatico ha fatto sì che molti giochi vengano guardati con sospetto non appena gli sviluppatori decidono di ricorrere a sistemi di monetizzazione.

La faccenda ha riguardato anche Tom Clancy's Rainbow Six: Siege, che come sappiamo riceverà delle casse premio cosmetiche con un futuro aggiornamento. Nel corso di un'intervista rilasciata a MCV UK, il brand director Alexandre Remy ha espresso la propria opinione sull'argomento, di fatto giustificando l'impiego di questi strumenti in determinati tipologie di gioco.

"Credo che le casse premio funzionino un po' come il negozio dei premi dopo le montagne russe", fa notare Remy, rimarcando che il team è stato attento a non intaccare in alcun modo il gameplay del gioco, scongiurando pertanto l'instaurarsi di meccanismi pay to win. "Sono molto comprensivo verso I giocatori contrariati da questo sistema, ma allo stesso tempo non credo che si stia ingannando nessuno, non penso affatto che stiamo diventando avidi".

Proprio in queste ultime ore Ubisoft ha reso disponibile sui server di test tecnico il nuovo DLC Operazione Chimera, che introduce i due nuovi operatori Lion e Finka.