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Ubisoft usa il pugno duro contro i giocatori tossici di Rainbow Six: Siege

Rainbow Six: Siege molto giocato

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/03/2018

Uno dei più grossi problemi dei videogiochi online è rappresentato dai videogiocatori tossici, ossia tutti quelli che per il solo fatto di avere un microfono e una voce, dicono ciò che vogliono sui server, arrivando spesso a offendere pesantemente gli altri. Si tratta di un problema non solo di galateo, ma prettamente economico, dato che la presenza di questi personaggi è uno dei principali fattori d'abbandono dei titoli online. Dopo Blizzard, ora anche Ubisoft ha deciso di combattere il fenomeno in Rainbow Six: Siege.

Craid Robinson di Ubisoft ha annunciato su Reddit che sarà presto introdotto nel gioco un nuovo sistema di controllo, che consentirà di individuare più agilmente tutti quelli che utilizzeranno un linguaggio non adeguato sui server. In base alla gravità della violazione, i giocatori tossici potranno ricevere ban di 2, 7 o 15 giorni. I casi più gravi, in particolare quelli che riguardano i giocatori recidivi, saranno puniti con il ban a vita.

Cosa si può dire o non dire sui server è specificato nel codice di condotta del gioco:

"È proibito utilizzare linguaggio o contenuto ritenuto illegale, pericoloso, intimidatorio, offensivo, osceno, volgare, diffamatorio, razzista, sessista, molesto o contrario all'etica. Ciò comprende l'uso di tale linguaggio nei forum, nella chat di gioco o via VOIP."

Insomma, saranno penalizzati non solo gli insulti razzisti e sessisti, ma anche frasi volgari e contrarie all'etica.

Ubisoft usa il pugno duro contro i giocatori tossici di Rainbow Six: Siege