L'ultimo capitolo di God of War ha praticamente messo d'accordo tutti. Alle recensioni estremamente positive hanno fatto seguito risultati di vendita davvero ottimi: è notizia fresca il superamento dei cinque milioni di copie vendute nel primo mese di presenza sul mercato.
Nel frattempo il game director Cory Barlog è tornato a parlare del progetto e dei rapporti con Sony, in particolare per quello che riguarda la condivisione delle tecnologie proprietarie e il confronto con gli altri team del panorama first party.
"Quando abbiamo tempo ci confrontiamo a vicenda", spiega Barlog durante un'intervista rilasciata a GamingBolt. "Per l'interfaccia utente, nello specifico, abbiamo guardato tonnellate di giochi, come Destiny, Battlefield. Ci sono molti titoli diversi, e ognuno può gestire la cosa a modo suo. Ci è servito per ispirare quelle dinamiche che non conosciamo molto bene. Abbiamo trovato giochi che proponevano molti menù distribuiti su più livelli e un sistema di crafting. Per noi è stata la prima volta su questo genere di funzionalità, quindi non sono perfette, ci sono dei miglioramenti che possiamo apportare".
"Credo che il fatto di potersi confrontare con tutti questi incredibili sviluppatori sia la parte migliore del lavoro con Sony", ha aggiunto Barlog. "Sono in grado di parlare con persone di Sucker Punch, Guerrilla, Insomniac, Naugthy Dog. Abbiamo un approccio aperto perché siamo parte di una famiglia connessa".
Barlog ha parlato anche degli accostamenti con The Last of Us, emersi fin dal primo annuncio di God of War due anni fa. Lo sviluppatore ammette che questi paragoni non lo infastidiscono, anzi, sono una conferma del buon lavoro che è stato svolto dalla sua squadra.
"Sono incredibilmente ispirato da Neil e dal suo team, sono assolutamente straordinari nella loro capacità di elevare il medium. Mi piace essere considerato alla stregua di qualcuno che ha contribuito ad elevare il lavoro che svolgiamo. Aiutare le persone a vedere ciò che facciamo in un'ottica diversa. Non sarò mai infastidito dal fatto di essere stato paragonato a The Last of Us, perché penso sia davvero stato uno spartiacque per il nostro settore".