Le priorità di Mojang per Minecraft si sono spostate, evidentemente, dalla creazione continua di nuovi contenuti in maniera "centralizzata" da parte del team all'allargamento verso il basso delle possibilità d'espansione del gioco.
Si tratta in verità di una cosa che per Jens "Jeb" Bergensten, nuovo responsabile di Minecraft dopo il semi-ritiro di Notch ora impegnato su altri progetti, era effettivamente ovvia: "sembra un po' sciocco il fatto di dover passare giorni a sviluppare un animale aggiuntivo quando ci sono migliaia di persone perfettamente in grado di portare avanti un lavoro del genere e in molto meno tempo". Per questo motivo "abbiamo assolutamente bisogno di aprire il gioco ad altri sviluppatori che siano in grado di aggiungere e condividere mod e in tale modo rendere l'accesso e la gestione dei server più semplice", ha spiegato Bergenstein. "Quello che intendo è lavorare meno sulle caratteristiche specifiche del gioco e più sull'engine di base", in modo da consentire un accesso diretto, semplice e sicuro da parte dei modder nell'universo del gioco.
I problemi sono dati infatti dalla vastità di possibilità offerte dal gioco e dalle piccole dimensioni del team responsabile, che non riesce a stare dietro alle richieste di tutti. Date le diverse specializzazioni ci sono giocatori che apprezzano di più la componente RPG e avventuriera del gioco, altri che preferiscono dedicarsi alla raccolta e trasformazione dei materiali e altri ancora che vogliono altre cose. L'apertura del motore di gioco alla comunità di modder consentirà di poter sviluppare contemporaneamente tutti i vari aspetti e filoni del gioco in maniera più continuativa e veloce rispetto a quanto avvenuto finora. Non è tuttavia una cosa semplice, Mojang dovrà partire dalla costituzione di una specifica API per i modder e assicurare un controllo di qualità avanzato.
Fonte: VG247