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Alan Wake 2: i jump scare non sono l'obiettivo, Remedy spiega che horror sarà citando dei film

Alan Wake 2 non vuole puntare sui jump scare: il team di sviluppo ha deciso di spiegare che tipo di horror sarà citando alcuni film.

Alan Wake 2: i jump scare non sono l'obiettivo, Remedy spiega che horror sarà citando dei film
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   26/06/2023

Alan Wake 2 è un gioco che punta maggiormente al survival horror rispetto al precedente capitolo della saga e, soprattutto, si concentra sull'atmosfera e sul senso di terrore, piuttosto che sul gore e sui jump scare. In una recente intervista con Eurogamer, Sam Lake - creative director - e Kyle Rowley - director - hanno parlato dell'approccio seguito con il gioco.

"Sembra proprio che l'horror sia più popolare e che ci sia un nuovo, grande horror che si sta diffondendo in diversi medium: prima era una cosa di nicchia, ora è abbracciato da un pubblico più ampio", ha detto Lake. L'uomo ha anche affermato: "è molto liberatorio, su questo fronte, sapere che non abbiamo bisogno di trattenerci, che possiamo essere molto onesti con la storia e spingerci fino all'orrore che riteniamo necessario per la storia".

Remedy ha anche preso ispirazione dai film horror contemporanei in termini di stile, concentrandosi meno sul gore e sui jump scares. "Dal punto di vista dello stile, abbiamo guardato ai film horror d'autore moderni e classici, come cose più recenti come Hereditary o Midsommar, o altre cose del genere - l'idea di stilizzare il tutto e di puntare più sull'atmosfera e sul terrore che sul gore o sui jumpscares. Con l'Alan Wake originale ci siamo sempre ispirati a Twin Peaks e alle opere di David Lynch - ovviamente è ancora così, ma per questo gioco stiamo ampliando le nostre ispirazioni".

Rowley ha aggiunto: "Anche questi film horror, in particolare, sono interessanti dal punto di vista dell'horror perché non sono più 'storie dell'orrore'. Sono più incentrati sul dramma, sui personaggi e sulle vicende che affrontano, sulle loro relazioni e su come cambiano nel corso della storia, piuttosto che...".

"Piuttosto che lo spettacolo", conclude Lake. "Esattamente. Credo che, poiché stiamo realizzando un'esperienza guidata dalla narrazione, ci stiamo concentrando su una sensazione di orrore continua, sull'atmosfera e su come costruiamo la tensione. Ma anche la narrazione generale è importante dal punto di vista dell'horror e il viaggio che i personaggi affrontano. Penso che gli horror moderni lo facciano molto bene".

Infine, Lake precisa anche che lo scopo di Alan Wake 2 non di fare critica sociale, a differenza di alcuni film usati come fonte di ispirazione da parte del team. Vi ricordiamo inoltre che la Campagna di Saga sarà (leggermente) più rilassante di quella di Alan.