Non arrivano buone notizie da New York e in particolar modo non arrivano buone notizie da un colosso come Amazon che ha dichiarato che nel prossimo futuro verranno effettuati dei tagli di personale. Questo andrà a favore dell'implementazione dell'intelligenza artificiale che andrà a ricoprire dei ruoli precedentemente svolti e ricoperti da esseri umani.
A riportare queste stesse informazioni è stato direttamente il CEO Andy Jassy in una comunicazione inviata anche ai dipendenti. Il tema del lavoro e dell'IA, con la sovrapposizione di quest'ultima agli esseri umani, è sempre più scottante oltre che delicato e sempre più aziende sembrerebbero orientate a questa soluzione... certo, con qualche eccezione.
Le motivazioni della decisione di Amazon
Secondo Jassy, l'uso sempre più diffuso dell'IA generativa e di agenti intelligenti renderà alcuni processi che ad oggi necessitano dell'intervento umano, sempre più efficaci e alcuni lavori svolti da professionisti umani - per lo più impiegati in ruoli aziendali - non saranno più necessari.
Allo stesso tempo, però, ha fatto sapere che si verranno a creare delle nuove figure professionali con nuove mansioni e che necessiteranno di competenze diverse. Lo stesso Jessy ha indicato Amazon come solo una delle aziende in cui avverrà questa transizione dichiarando che l'intelligenza artificiale sta cambiando, ormai, l'approccio al lavoro globale.
L'IA come un collega virtuale e non come un nemico
Andy Jessy, inoltre, ha invitato tutti i lavoratori di Amazon a non vedere questa comunicazione come una minaccia, o meglio, l'integrazione dell'IA come una minaccia. Jessy ha tentato di far capire quanto questa possa essere un valido supporto e un reale aiuto alle esigenze quotidiane, come una sorta di collega virtuale.
Tuttavia queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui cresce la preoccupazione per il futuro di molti lavori: recentemente, infatti, il CEO di Anthropic ha dichiarato che l'IA potrebbe causare la perdita della metà dei lavori d'ufficio entry-level, generando non poca ansia nelle persone. C'è chi, però, riconosce i limiti dell'AI e va in direzione contraria.