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L'intelligenza artificiale di Google sta tagliando il traffico dei siti di news: editori in crisi

L'impatto dell'intelligenza artificiale di Google sui siti web d'informazione è estremamente critico: arrivano i primi dati di una crisi.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   11/06/2025
Traffico internet e intelligenza artificiale

Potremmo essere tutti sull'orlo di una crisi o forse, lo siamo già. Questo è quello che emerge dagli ultimi dati relativi all'impatto dell'intelligenza artificiale di Google, in particolar modo l'AI Mode e l'AI Overviews, sui siti web di news e informazioni.

Queste funzioni stanno cambiando il modo in cui gli utenti e i fruitori di notizie o semplicemente di indicazioni da raccogliere online, stanno interagendo con Internet e con i portali web. Secondo il recente rapporto del Wall Street Journal, gli strumenti IA che Google ha messo a disposizione degli utenti, stanno tagliando progressivamente il traffico verso i siti d'informazione.

Cambiano le esigenze degli utenti

Questi dati rappresentano, sicuramente, una serie di fattori e di tendenze tipiche della nostra società. Probabilmente, l'estrema semplicità delle risposte che l'IA genera, soddisfano maggiormente l'esigenza di un'utenza sempre meno abituata e allenata alla fruizione di contenuti più lunghi e complessi.

Intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale

Questo perché, oggi, complice anche una frenesia sempre più impattante nella vita di tutti i giorni, si ricerca più l'immediatezza che una certa complessità nella risposta. I dati, dunque, parlano chiaro: la ricerca organica del New York Times - uno dei giornali più importanti al mondo e non solo in America - è passata dal 44% del 2022 al 36,5% nel 2025, stando a quanto risulta da Similarweb.

Come agiscono gli editori?

Gli editori, d'ora in avanti, avranno il compito di cercare delle soluzioni alternative per mettersi al passo con i tempi e per gestire al meglio la questione IA. Molti, infatti, hanno già adottato delle interessanti conclusioni.

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Lo stesso New York Times, ad esempio, ha stretto un accordo con Amazon per fornire contenuti editoriali da usare nell'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, in modo tale da massimizzare al meglio i contenuti prodotti dai suoi redattori. Così come, The Athlantic, ha avviato una collaborazione simile con OpenAI. Infine segnaliamo anche l'idea di Perplexity, di condividere i ricavi pubblicitari con i giornali quando i loro contenuti vengono utilizzati. Ecco come funzionano AI Mode e AI Overviews di Google.