Dopo mesi di incertezza legata alle restrizioni sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina, la situazione sembra essersi finalmente sbloccata: dopo NVIDIA, infatti, ora anche AMD starebbe per ottenere l'autorizzazione necessaria a commercializzare nel mercato cinese una versione del proprio acceleratore IA Instinct MI308, progettata per essere conforme alle normative statunitensi attualmente in vigore.
La notizia, come detto, arriva a breve distanza dall'annuncio di NVIDIA, che ha confermato di essere prossima a ricevere il nulla osta per esportare i suoi chip H20 in Cina, dopo mesi di sospensione forzata. Le due aziende, protagoniste della competizione nel settore dell'intelligenza artificiale, sembrano dunque destinate a confrontarsi anche sul mercato cinese, uno dei più strategici al mondo per volumi e investimenti nell'IA.
Il chip IA AMD Instinct MI308
L'interesse di AMD non è nuovo, ma fino ad oggi la presenza della società nel mercato IA cinese è rimasta marginale. L'autorizzazione all'esportazione del chip MI308 potrebbe quindi rappresentare un'opportunità significativa per l'azienda, che mira a consolidare la propria posizione anche in aree fino ad ora dominate dai prodotti di NVIDIA. Quest'ultima, grazie alla forte domanda dei suoi acceleratori, ha mantenuto un vantaggio importante, ma la possibilità di una concorrenza più diretta potrebbe rimescolare le dinamiche del settore.
Il chip Instinct MI308, pur non essendo ancora stato ufficialmente presentato con specifiche complete, dovrebbe offrire prestazioni comparabili a quelle dell'H20, progettato appositamente per rispettare i limiti imposti dalle autorità statunitensi sulle esportazioni. Anche nel caso di AMD, la versione destinata alla Cina sarà una variante "conforme", cioè con caratteristiche tecniche adeguate a non superare le soglie stabilite in materia di capacità di calcolo e velocità di interconnessione.
L'attenuarsi delle restrizioni statunitensi sembra legato anche a un generale allentamento delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino. La recente visita di Jensen Huang, CEO di NVIDIA, e le aperture diplomatiche tra i due paesi potrebbero aver contribuito a un cambio di rotta nella politica statunitense verso l'export tecnologico, almeno per quanto riguarda il settore dei semiconduttori.
Per AMD, l'approvazione del chip MI308 potrebbe rappresentare anche una leva per ampliare l'adozione della propria architettura nei data center cinesi. Il potenziale di crescita è notevole, anche alla luce dell'aumento della domanda di soluzioni capaci di elaborare grandi volumi di dati in applicazioni di intelligenza artificiale generativa, analisi predittiva e automazione industriale.
Nel frattempo, si attende anche il debutto della serie Instinct MI350, previsto a breve. AMD ha già dichiarato di puntare a miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica entro il 2025, obiettivo che si inserisce in una strategia più ampia volta a rafforzare la competitività nel comparto AI ad alte prestazioni. L'ingresso sul mercato cinese, se confermato, potrebbe rappresentare un tassello importante in questa direzione.