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NVIDIA riprende a vendere il chip IA H20 in Cina e presenta una nuova GPU: Huang riceve il via libera di Trump

L'azienda californiana ha avviato la procedura per tornare a esportare i suoi chip H20 in Cina, dopo il recente incontro tra il CEO dell'azienda, Jensen Huang, e il presidente USA Donald Trump.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   15/07/2025
NVIDIA, CEO Jensen Huang

NVIDIA sta per riaprire il dialogo commerciale con la Cina, dopo mesi di limitazioni imposte dall'amministrazione statunitense sulle esportazioni di tecnologie sensibili. La novità arriva a seguito di un incontro avvenuto alla Casa Bianca tra il CEO dell'azienda, Jensen Huang, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che avrebbe segnato una svolta significativa nella posizione del colosso dei semiconduttori.

Secondo quanto reso noto dalla stessa NVIDIA, l'azienda ha appena presentato una richiesta formale alle autorità statunitensi per ottenere l'autorizzazione a riprendere la vendita delle GPU H20 nel mercato cinese. Si tratta di un chip sviluppato specificamente per rispettare i limiti imposti dalle normative statunitensi sull'export tecnologico verso la Cina, ma che era stato comunque bloccato a tempo indeterminato a partire dal 9 aprile 2025, in attesa di un'autorizzazione chiara.

L'accordo tra NVIDIA e Trump

Stando a fonti vicine alla società, ci sarebbe l'aspettativa di ricevere a breve l'approvazione necessaria, permettendo così a NVIDIA di riavviare le spedizioni di questi componenti. Si tratta di un passaggio importante per il gruppo, che solo pochi mesi fa aveva annunciato un impatto economico diretto di oltre 5 miliardi di dollari, a causa della svalutazione degli inventari e degli impegni di acquisto legati proprio alle GPU H20 bloccate nei magazzini.

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Contestualmente, Huang ha presentato anche una nuova GPU destinata al mercato cinese: una versione specifica della RTX PRO, progettata per soddisfare i requisiti imposti dal governo statunitense. Secondo quanto dichiarato, questa scheda è pensata per applicazioni legate all'AI nei settori industriali e logistici, in particolare per soluzioni di digital twin nei contesti di fabbriche intelligenti.

Questa doppia mossa - richiesta di autorizzazione per il chip H20 e lancio di una GPU su misura - segnala un tentativo di NVIDIA di mantenere un punto d'appoggio in un mercato ancora strategico, nonostante le tensioni commerciali e geopolitiche tra Washington e Pechino. L'azienda aveva già chiarito, nei mesi scorsi, che avrebbe rimosso completamente la Cina dalle sue previsioni ufficiali, considerando qualsiasi futura vendita nel Paese come un guadagno occasionale, e non come una parte strutturale delle sue entrate.

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Anche in assenza del mercato cinese, NVIDIA continua comunque a registrare prospettive di crescita consistenti. Di recente, la società ha raggiunto un valore di 4.000 miliardi di dollari, un record storico. Durante un intervento pubblico a Washington, Huang ha inoltre ribadito l'importanza di mantenere gli strumenti IA su una base tecnologica statunitense: "I modelli di ricerca e i modelli di base general-purpose e open-source sono la spina dorsale dell'innovazione nell'IA", ha affermato Huang. "Crediamo che ogni modello civile dovrebbe funzionare al meglio sulla tecnologia statunitense, incoraggiando le nazioni di tutto il mondo a scegliere l'America".

E voi che cosa ne pensate di questi sviluppi? Avranno un impatto importante sul mercato? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.