Animal Crossing è una delle saghe Nintendo di maggior successo a livello mondiale ma, quando è nata, gli autori giapponesi ritenevano che creare una versione occidentale del videogioco sarebbe stata una impresa più che difficile, al limite dell'impossibile.
Il capo del team di traduzione di Nintendo of America, però, accettò la sfida. Parlando con Time Extension, la manager della localizzazione Leslie Swann ha spiegato cosa successe dietro le quinte.
I dettagli del lavoro di traduzione di Animal Crossing
La prima versione di Animal Crossing - nota come Animal Forest - è stata pubblicata su N64 nell'aprile 2001 e non è mai stata distribuita fuori dal Giappone. Solo quando il videogioco è stato espanso in versione GameCube si è deciso di portarlo in giro per il mondo, ma ci sono comunque voluti anni.
Swann spiega di aver parlato con Satoru Iwata, CEO di Nintendo all'epoca, che si è messo a ridere all'idea che il team di Swann si stesse occupando di Animal Crossing, affermando che non aveva alcuna idea di come avrebbero fatto a tradurre il gioco.
Il team di Swann dovette infatti rinominare ogni personaggio, creare i loro modi di parlare, definire un calendario in-game con eventi che avessero un senso per il pubblico occidentale, ma anche tradurre in modo chiaro ogni singolo oggetto dell'inventario così che gli utenti non giapponesi capissero di cosa si trattava. Il videogioco è infatti profondamente connesso alla cultura giapponese e non poteva essere solo tradotto in modo letterale, perché i giocatori non avrebbero capito nulla.
Per fortuna, spiega Swann, non vi erano altri progetti all'attivo così che tutti i localizzatori poterono dedicarsi ad Animal Crossing. Anche il nome cambiò nel corso dei mesi di lavoro: Swann apprezzava particolarmente Animal Acres, visto che le caselle delle città potevano essere chiamate acri. Persino il team legale venne coinvolto, tra l'altro, perché si desiderava che ogni traduzione permettesse di registrare marchi e creare liberamente oggetti da collezione legati al videogioco se avesse avuto successo.
In breve, fu un lavoro enorme e complesso che però permise ad Animal Crossing di esistere anche in occidente. Ricordiamo infine che giochi come Animal Crossing sono perfetti per la salute mentale: le ricerche li paragonano alla meditazione.