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Anthem: BioWare risponde al report sullo sviluppo travagliato del gioco

BioWare si difende dalle accuse con un po' di retorica ma cercando comunque di serrare i ranghi in un nuovo post sul blog ufficiale.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   02/04/2019

Il report di Kotaku sullo sviluppo difficoltoso di Anthem si è presto diffuso in tutto internet nelle ore scorse, portando all'immancabile risposta ufficiale da parte di BioWare, che a quanto pare non ha preso bene l'approfondimento in questione.

Alcune testimonianze anonime, ma a quanto pare provenienti dall'interno di BioWare, hanno fatto presente come lo sviluppo di Anthem sia stato costellato da ansia e depressione, in corrispondenza del famoso crunch time che ha caratterizzato l'ultima fase della lavorazione. In un post sul blog ufficiale, BioWare ha risposto alla questione riferendo di "essere pienamente al fianco di tutti gli attuali e passati membri del nostro team che hanno lavorato al gioco, inclusi coloro che fanno parte della leadership". Questi ultimi erano stati accusati dalle testimonianze del report di non aver saputo dare una guida precisa al progetto e aver infine forzato la mano per comprimere i tempi sul finale.

BioWare considera queste testimonianze basate su "una concentrazione ingiusta su specifici membri e leader del team", riferendo di non aver mai voluto "prendere parte a qualcosa che tenti di affossare gli sviluppatori come individui". In definitiva, secondo BioWare il report di Kotaku è ingiusto in quanto non tiene conto della "passione e dell'energia" che il team ha messo nello sviluppo di Anthem. "Il processo creativo è spesso difficile, le difficoltà e le sfide della creazione videoludica sono molto reali, ma la ricompensa nel mettere qualcosa che abbiamo creato nelle mani dei giocatori è fantastica", si legge nel post, "La gente in questa industria mette così tanta passione ed energia nella costruzione di qualcosa di divertente", poi un attacco diretto all'articolo di Jason Schreier: "Non vediamo che vantaggio ci sia nell'affossarci a vicenda, o nell'affossare il nostro lavoro, non crediamo che gli articoli che fanno questo rendano la nostra industria migliore".

Ovviamente si tratta di una difesa su tutta la linea delle condizioni interne di BioWare, con tanto di ovvia retorica che emerge sempre in queste situazioni. Non è facile valutare con precisione la fedeltà delle testimonianze raccolte da Schreier ma è probabile che il crunching si sia fatto sentire e non poco anche nello sviluppo di Anthem. In ogni caso, non è probabilmente attaccando la stampa che si possono risolvere problemi di questo tipo, anche se capiamo la volontà di BioWare di serrare i ranghi in questo momento di difficoltà.