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Apple fa appello contro maxi-multa da 500 milioni di euro: "Richieste UE confondono gli utenti"

Apple ha fatto ricorso contro la sanzione di 500 milioni  di euro € inflitta dalla Commissione europea per violazione delle regole anti-steering previste dal Digital Markets Act.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   07/07/2025
Apple

Apple ha presentato ricorso presso la Corte dell'Unione europea contro la multa di 500 milioni di euro inflitta ad aprile. L'azienda, secondo l'Europa, era colpevole di impedire agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso canali di acquisto esterni, in violazione del Digital Markets Act (DMA).

In una nota a Bloomberg, Apple ha dichiarato: "Crediamo che la decisione della Commissione - e la loro multa senza precedenti - vadano ben oltre quanto previsto dalla legge. Come mostrerà il nostro ricorso, la CE ci impone di gestire il negozio in un modo che confonde gli sviluppatori e penalizza gli utenti".

Le misure di Apple

Per evitare multe supplementari fino al 5% del fatturato giornaliero (circa 50 milioni di euro al giorno), la multinazionale di Cupertino ha già introdotto cambiamenti all'App Store in giugno, consentendo link illimitati verso pagamenti esterni e riducendo le commissioni per gli sviluppatori. Tuttavia Apple insiste nel ritenere che la Commissione stia sostanzialmente dettando condizioni commerciali e tecniche per il suo store, arrivando a compromettere l'esperienza utente e mettere a repentaglio la sicurezza.

La sede della Commissione Europea
La sede della Commissione Europea

Per gli sviluppatori, le nuove regole possono alleggerire i vincoli sulle commissioni, ma Apple ritiene che i termini imposti risultino "confusi e gravati da oneri eccessivi". Critiche sono arrivate anche da Epic Games, che definisce le modifiche "una farsa". Lato utenti la scelta appare tra una maggiore libertà di pagamento e potenziali rischi, tra cui app non verificate o minor sicurezza, secondo Apple.

Apple ha comunque formalizzato il ricorso contro la multa da 500 milioni di euro entro il termine del 7 luglio. La Corte UE dovrà pronunciarsi sul fatto se la Commissione abbia oltrepassato i limiti di ciò che il DMA consente ai "gatekeeper". Nel frattempo, rimane attiva la procedura di verifica delle ultime modifiche adottate da Apple sull'App Store.

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La disputa si inserisce in un contesto più ampio: Apple ha anche annunciato il ritardo di alcune feature in UE, come le mappe criptate e la funzione "luoghi visitati" in iOS 26, a causa di ostacoli regolatori imposti dal DMA.

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