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Apple rivede la strategia pro: il Mac Studio sostituirà del tutto il Mac Pro?

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, Apple sta ridimensionando il futuro del Mac Pro, puntando sul Mac Studio come riferimento per la fascia professionale.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   17/11/2025
Mac Pro 2019

Le ultime indiscrezioni diffuse da Mark Gurman attraverso la newsletter Power On delineano un cambio di rotta significativo nella strategia desktop professionale di Apple. L'azienda starebbe infatti riducendo il proprio impegno sul Mac Pro, modello storicamente associato alle configurazioni più avanzate e modulabili.

L'ultimo aggiornamento del Mac Pro risale al 2023, anno in cui è stato introdotto il chip M2 Ultra. Da allora non sono circolati segnali credibili su un successore, mentre le indiscrezioni sul fronte dei chip indicano un rallentamento evidente. La decisione di interrompere il lavoro sull'M4 Ultra sembra aver determinato un effetto domino sull'intera linea.

Il futuro del Mac Pro

Il quadro che emerge dalle considerazioni di Bloomberg punta i riflettori su un altro modello della gamma professionale, il Mac Studio, che negli ultimi anni ha conquistato una posizione sempre più centrale. Secondo Gurman sarà proprio questo dispositivo a incarnare la visione di Apple per il futuro dei desktop ad alte prestazioni. La cancellazione del chip M4 Ultra rappresenta uno degli elementi più rilevanti del report. Tale processore avrebbe dovuto alimentare il prossimo Mac Pro, ma il progetto sarebbe stato archiviato prima di raggiungere una fase avanzata.

Mac Studio
Mac Studio

Di conseguenza, il successivo step nella roadmap dei chip di fascia alta diventa il futuro M5 Ultra, che però sarebbe destinato esclusivamente al Mac Studio. Questo indica che il Mac Pro non riceverà un aggiornamento sostanziale nel 2026, interrompendo di fatto il ciclo evolutivo che lo aveva caratterizzato negli anni passati.

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Secondo le fonti citate da Gurman, all'interno dell'azienda si sarebbe ormai consolidata la convinzione che il Mac Studio possa soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti professionali. La spinta verso soluzioni compatte, integrate e con consumi più contenuti rispecchia la direzione intrapresa da Apple dopo il passaggio alla propria architettura proprietaria. A differenza del Mac Pro, il Mac Studio non punta sulla modularità, ma sull'efficienza e sul rapporto tra potenza e ingombro, un aspetto che pare particolarmente apprezzato in settori come la produzione video, la progettazione 3D e il machine learning.

La strategia già adottata con l'arrivo dei chip M2 e M3 aveva mostrato una distinzione sempre meno marcata tra i due modelli professionali. I vantaggi offerti dal Mac Pro in termini di espandibilità non trovano più una reale sponda nel design dei chip Apple Silicon, che non consente aggiornamenti interni significativi. Questo riduce la differenza pratica tra i due dispositivi, rendendo il Mac Studio un'opzione più coerente con la filosofia attuale dell'azienda.

L'assenza di un aggiornamento previsto per il Mac Pro non implica necessariamente il suo abbandono definitivo. Apple potrebbe tornare sul progetto qualora emergessero esigenze di mercato specifiche o nuove possibilità tecnologiche. Il cambiamento riflette anche l'evoluzione del settore professionale, dove i flussi di lavoro si stanno spostando verso soluzioni più compatte, integrate e spesso affiancate da infrastrutture cloud. La riduzione dell'attenzione verso sistemi altamente modulari rispecchia una tendenza più ampia dell'intero mercato, non solo del mondo Apple.

Intanto Apple potrebbe cambiare anche la strategia smartphone, con tre iPhone di fascia alta nel 2026, con gli altri in arrivo nel 2027.