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Assassin's Creed: Codename Red: alcuni dev non vogliono lavorarci per le accuse di abusi a Dumont

Alcuni sviluppatori di Ubisoft Quebec non vogliono lavorare a Assassin's Creed: Codename Red a causa delle accuse di abusi che pendono su Jonathan Dumont.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/09/2022

Un membro di A Better Ubisoft ha svelato a Rhiannon Bevan di TheGamer che alcuni sviluppatori di Ubisoft Quebec hanno chiesto di non lavorare a Assassin's Creed: Codename Red a causa di Jonathan Dumont, il director del gioco. Più precisamente, a causa delle accuse di molestie e abusi che gli sono piovute addosso nel 2020, quando alcuni ex-dipendenti hanno raccontato di offese contro i suoi colleghi, in particolare i nuovi, e di pesanti corteggiamenti verso le sue colleghe.

A Better Ubisoft è associazione formata da impiegati della multinazionale francese, che chiede il miglioramento delle condizioni lavorative in relazione agli abusi denunciati negli scorsi anni e che vede le risposte date dalla compagnia come troppo lente, nonostante i proclami pubblici. Stando alla stessa fonte, che è voluta rimanere anonima, Dumont è stato causa di molti abbandoni per il clima di terrore che creava sul posto di lavoro:

"Dumont è stato la ragione per cui molti miei colleghi hanno lasciato. Che sia a causa di avances sessuali, scarsa valutazione, paura o per aver sperimentato il suo comportamento quando è di cattivo umore. Le sue esplosioni di rabbia hanno creato un clima di paura all'interno dello studio, noto da anni, ma che non ha mai trovato una risposta concreta."

La fonte ha anche detto che nonostante Dumont abbia fatto degli sforzi per migliorarsi, le sue azioni sono ancora fresche nella mente di molti. Il risultato è che "alcuni membri dello studio di Quebec hanno chiesto non lavorare a Red per la sua posizione nel progetto."

Contattata Ubisoft per chiedere un commento sulla vicenda, TheGamer ha ricevuto una dichiarazione del CEO Yves Guillemot, in cui si afferma che dipendenti come Dumont e Cote sono stati opportunamente disciplinati per i loro comportamenti:

Guillemot: "Ubisoft prende molto seriamente tutte le accuse. Anche se non voglio commentare casi specifici, posso assicurarvi che tutti i casi dei membri del team nominati da qualche resoconto che sono rimasti in Ubisoft, sono stati esaminati rigorosamente e sono stati assolti, o opportunamente disciplinati. Inoltre gli è stato fornito un piano d'azione individuale per supportare e monitorare i loro progressi".