Secondo quanto affermato dal community manager di Pocketpair, John Buckley, gli autori di Palworld non si aspettavano la denuncia di Nintendo, anzi nessuno nel team aveva mai considerato che il gioco potesse violare un brevetto.
"Probabilmente non ne avete sentito parlare, ma lo scorso settembre un'azienda indie ha deciso di farci causa", ha scherzato Buckley riferendosi all'azione legale intrapresa da Nintendo e The Pokémon Company nei confronti di Palworld.
"Essendoci una causa in corso non posso parlare della questione, ma ovviamente per noi è stato uno shock e credo che la stessa cosa valga per molte persone, perché parliamo di una presunta violazione di brevetto e nessuno l'aveva mai presa in considerazione."
Ancora ironico? A quanto pare no: "Prima dell'uscita di Palworld abbiamo spiegato chiaramente di aver effettuato una serie di controlli legali e di aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie in Giappone. Quindi, ovviamente, quando è stata annunciata la causa ci siamo rimasti di sasso."
Le conseguenze dell'azione legale
Dopo aver appreso della denuncia da parte di Nintendo e The Pokémon Company, gli sviluppatori di Palworld hanno contattato i propri avvocati perché si interfacciassero con i tribunali, e lì hanno scoperto che la causa legale riguardava la violazione di brevetti.
"Tutti i componenti di Pocketpair sono fan sfegatati, quindi è stata una giornata piuttosto deprimente, con un sacco di gente che se ne tornava a casa a testa bassa sotto la pioggia. Molte cose sono cambiate, per noi."
"Stavamo per pubblicare la versione PS5 di Palworld, stavamo per andare al Tokyo Game Show. Ovviamente abbiamo dovuto ridimensionare un po' le cose, assumendo guardie di sicurezza e roba del genere. Comunque sì, la risposta breve è che non l'abbiamo presa bene."