Ayaneo ha mostrato Pocket Play, un progetto che guarda al passato degli slider phone come il vecchio Xpreia Play e prova a risolvere il limite principale del gaming mobile: l'assenza di controlli fisici seri. L'azienda parla di una sintesi tra smartphone e console portatile, un ibrido pensato per chi alterna uso quotidiano e sessioni di gioco senza dover ricorrere a pad esterni.
Andiamo a vedere insieme cosa sappiamo finora.
Ayaneo Pocket Play: cosa sappiamo finora
L'elemento distintivo di Ayaneo Pocket Play è ovviamente lo schermo a slitta laterale. Spingendo il pannello verso l'alto compare un controller completo, con croce direzionale, tasti ABXY e due touchpad. Ayaneo sostiene di aver ripreso l'impostazione dei suoi handheld per ridurre al minimo il tempo di adattamento. L'idea è banale ma efficace: telefono chiuso per l'uso normale, controller pronto appena serve un'esperienza più precisa di quella offerta dal solo touchscreen.
Il lato tecnico resta però avvolto nel silenzio. Ayaneo non ha indicato quale processore utilizzerà, non ha parlato di batteria, né delle dimensioni o della natura del display. Non è stato confermato nemmeno il sistema operativo, anche se la presenza di handheld Android come Pocket S e Pocket Air suggerisce che la strada possa essere quella già battuta dall'azienda.
Senza dati concreti è impossibile valutare posizionamento, prestazioni e autonomia, tre fattori che potrebbero definire la credibilità dello smartphone come piattaforma di gioco e non solo come curiosità di design. Ayaneo resta comunque un'azienda specializzata in handheld ed è proprio questo che rende Pocket Play interessante: la possibilità che elementi maturati nei dispositivi portatili della casa finiscano in uno smartphone, magari aprendo una nicchia che oggi nessun marchio presidia davvero. La scelta dello slider richiama inevitabilmente memorie di vecchi modelli come l'Xperia X1i, mentre il paragone più immediato resta Xperia Play, fallito ma ancora ricordato per il coraggio dell'idea.