Il team di Electronic Arts responsabile di Battlefield 6 ha rivelato che dal 10 ottobre, data di uscita del gioco, il sistema anti-cheat Javelin di EA ha bloccato ben 2,4 milioni di tentativi di cheat. È stato inoltre sottolineato che, nella settimana successiva al lancio, il 98% delle partite è stato "equo e privo di influenze da parte di cheater".
È stato sottolineato che Electronic Arts si sta preparando ad affrontare questa "guerra agli imbrogli" in modo evolutivo e ha in programma diverse misure per combattere i trasgressori.
I commenti di EA
Le informazioni arrivano da un post sui social media. Per mettere alcuni numeri in prospettiva, è stato anche fatto notare che, solo durante la beta aperta, sono stati bloccati ben 1,2 milioni di tentativi di cheat.
Il team ha scritto: "Attualmente siamo a conoscenza e abbiamo rilevato 190 programmi, hardware, fornitori, rivenditori e comunità correlati al cheating. Dal lancio, 183 di essi (96,3%) hanno annunciato malfunzionamenti, avvisi di rilevamento, tempi di inattività e/o hanno messo completamente offline i loro cheat".
"Abbiamo diversi team che lavorano su varie nuove funzionalità anti-cheat e rilevamenti della nostra suite di strumenti Javelin, nel client di gioco, nei server e oltre, che saranno disponibili online non appena saranno pronti. Non appena uno qualsiasi di questi nuovi metodi per applicare i ban sarà completamente testato e pronto, condivideremo ulteriori informazioni, ma per ora non vogliamo scoprire le nostre carte ai malintenzionati che cercano di rovinare la vostra esperienza di gioco".