32

Blizzard ha cancellato un progetto che era in sviluppo da due anni?

Lo sviluppatore Dave Gibson ha lavorato per due anni a un progetto mai annunciato da parte di Blizzard che è stato poi cancellato, ma è pratica comune presso la compagnia.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   06/06/2019

Blizzard è una compagnia che solitamente riesce a mantenere uno stretto riserbo sui propri progetti in sviluppo, tanto che spesso ci si trova a seguire rumor su titoli non annunciati e di cui non si sa praticamente nulla per anni, come potrebbe essere successo in questo caso finito però piuttosto male, con un misterioso gioco in lavorazione che è stato cancellato dal team.

Ovviamente non c'è stato alcun annuncio da parte di Blizzard, non essendo nemmeno stata comunicata l'esistenza del gioco in questione, dunque il tutto si basa su indizi e supposizioni. Dave Gibson, un senior animator di Overwatch, ha iniziato a lavorare su un misterioso progetto Blizzard nel luglio del 2017, come si ricava dal profilo LinkedIn dello sviluppatore. Ha lavorato a questo titolo non annunciato per due anni prima di lasciare definitivamente Blizzard questa settimana, rientrando dunque in quel trend di dipendenti che stanno lasciando l'azienda in quest'ultimo periodo.

Il gioco su cui Gibson stava lavorando è stato cancellato, come riferito da lui stesso su Twitter: "Sfortunatamente, non potremo mai vedere cosa è stato fatto negli ultimi due anni, questo è lo sviluppo videoludico". In effetti, è pratica comune in Blizzard effettuare una selezione serrata sui progetti in corso all'interno della compagnia che tende a cancellare circa il 50% dei lavori in corso, cosa abbastanza inquietante ma che spiega anche come i titoli dell'etichetta ottengano spesso ottimi risultati presso critica e pubblico, come spiegato anche dall'executive producer Allen Adham in un'intervista pubblicata tempo fa: "La verità è che, dietro le quinte, è uno show dell'orrore. Molte persone fuori da Blizzard non si rendono conto che metà dei nostri giochi non vede la luce del giorno", ha spiegato a Game Informer, "Dunque la gente pensa che siamo una compagnia dotata di grande continuità qualitativa, ma lo siamo perché facciamo uscire solo i giochi che si rivelano essere davvero superlativi".