Un hacker cinese residente in Giappone, tal Ichimin Sho, è stato arrestato per aver venduto dei salvataggi contraffatti di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, una delle esclusive di maggior pregio di Nintendo Switch.
La vendita di quelli che Sho chiamava nella sua inserzione i "salvataggi definitivi" per il gioco di Nintendo è iniziata ad aprile di quest'anno, quindi poche settimane fa. Usandoli si ottenevano miglioramenti alle caratteristiche di Link e un maggior numero di oggetti rari. Il prezzo di questi salvataggi non era per nulla economico, visto che si parlava di 3.500 yen (circa 30€), ma il nostro hacker è riuscito comunque ad attirare un paio di clienti... oltre alla polizia della prefettura di Nigata.
Qualcuno potrebbe obiettare che dei salvataggi modificati non fanno del male a nessuno, soprattutto in un gioco single player. Vero, ma Sho ha comunque violato una legge giapponese che impedisce di fornire servizi che aiutino a superare i limiti tecnici messi dal detentore dei diritti.
Questo è il secondo caso in pochi mesi di hacker arrestato in Giappone a causa della vendita di materiale contraffatto. A gennaio era toccato a un uomo di Naogya, tradotto in carcere per aver venduto dei Pokémon custom per Pokémon Spada e Scudo.