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Buon 2021 a tutti! Speranze, progetti e buoni propositi del videogiocatore

Si chiude un 2020 piuttosto sconvolgente e si apre un nuovo anno pieno di speranze: è tempo di bilanci e buoni propositi anche per i videogiocatori.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   31/12/2020

Il 2020 si chiude ed è tempo di augurare un buon 2021 a tutti, rimanendo ovviamente attinenti all'ambito dei videogiochi. L'anno che si sta chiudendo è stato decisamente sconvolgente IRL, ma dal punto di vista dei videogiochi non è stato affatto così negativo come può essere risultato in tutti gli altri ambiti della vita reale, a dire il vero. Ciò non toglie che sia giunto il momento di pensare ai buoni propositi per l'anno nuovo e ai programmi per ciò che vogliamo fare nell'anno che verrà, sempre dal punto di vista del videogiocatore. Partiamo dunque con il primo punto, che per molti sarà probabilmente l'upgrade alla nuova generazione, vista la difficoltà del trovare le nuove console sul mercato in questi primissimi mesi di lancio: il 2021 dovrebbe dunque rappresentare il vero salto verso la next gen per molti giocatori che ancora non sono riusciti a farlo, o che non erano particolarmente interessati a farlo nelle prime settimane.

Questo vale sia per quanto riguarda PS5 e Xbox Series X che i PC: le nuove schede grafiche sono state introvabili praticamente quanto le console next gen, cosa che ci porta a pensare che il 2021 possa essere il momento adatto per effettuare l'upgrade hardware tanto atteso. Sperando che la produzione di PS5, Xbox Series X e GPU varie non subisca ovviamente ulteriori colpi, ma su questo confidiamo che il nuovo anno possa portare maggiori certezze. Collegato a questo punto, ci auguriamo che il fenomeno del bagarinaggio videoludico tenda a ridursi, cosa che fisiologicamente dovrebbe accadere non appena il rifornimento di scorte consentirà una diffusione più ampia dei prodotti, sperando dunque che si riduca un po' questo spiacevole fenomeno che ha contribuito a rovinare un lancio della next gen già piuttosto azzoppato da una produzione difficoltosa.

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Sul piano pratico, un proposito di molti sarà sicuramente lo smaltimento di un backlog che potrebbe essere diventato enorme per molti videogiocatori, considerando la quantità di titoli usciti nel corso del 2020 sommati a quelli che già hanno caratterizzato l'anno precedente. Il problema è che il 2021 si presenta già alquanto ricco di novità dunque il rischio è che la coda di giochi continui costantemente a crescere, anche "per colpa" dei molti giochi gratuiti e offerte speciali che invadono i vari store. Collegato alle nuove uscite, un aspetto su cui dovremo probabilmente tutti un po' lavorare nel 2021 potrebbe essere il contenimento delle aspettative, per evitare di cadere vittime dell'hype: come ci ha insegnato anche il recente lancio problematico di Cyberpunk 2077, spesso l'attesa e l'entusiasmo portati all'estremo possono causare cadute decisamente rovinose una volta che ci si scontra con la realtà. Al di là dei problemi oggettivi di un gioco (o di una console o qualsiasi altra cosa), forse sarebbe il caso di cercare di dosare meglio speranze e aspettative anche se - diciamocelo - proprio in questo folle entusiasmo pre-lancio si cela una buona parte della passione del videogiocatore, che di per sé ha ben poco a che fare con il raziocinio e tanto ne ha invece con il sentimento, dunque non sarà facile seguire questo proposito alla lettera.

L'appello a una maggiore ponderatezza investe poi le reazioni che si possono scatenare presso il pubblico videogiocante, specialmente attraverso social e internet. Anche nel 2020 abbiamo assistito a situazioni decisamente inquietanti tra polemiche, proteste e scontri accesi spinti al parossismo fino ad arrivare a offese e minacce più o meno pesanti nei confronti di sviluppatori, giornalisti, doppiatori/attori ma anche tra utenti, come abbiamo visto più volte quest'anno tra The Last of Us 2 e nuovamente in Cyberpunk 2077, tanto per fare due esempi. Sebbene anche questo sia un riflesso del fervore insito in una passione, può facilmente diventare anche il suo lato più oscuro e deleterio, amplificato oltretutto dalla cassa di risonanza offerta dai social e da internet in generale. Un invito all'abbassamento dei toni è dunque d'obbligo nei propositi per il 2021 dei videogiocatori in generale, cosa che potrebbe riguardare anche un altro aspetto da sempre legato a questo tono di ostilità diffusa, ovvero la console war: con il 2021 e l'avvio della nuova generazione, non sarebbe male vedere una progressiva diminuzione della tossicità legata a questa continua guerra, che potrebbe essere facilitata anche dall'espansione del cross-play.