Vince Zampella è uno degli uomini più importanti dell'industria dei videogiochi, nonché uno dei più maltrattati dai suoi vari capi, proprio a causa del suo successo. Attualmente sta lavorando al lancio di Battlefield 6, con cui ha già ottenuto diversi record, ma sue sono anche le serie di sparatutto militari Medal of Honor e, soprattutto, Call of Duty, che non crediamo abbiano bisogno di presentazioni. Parlando di quest'ultima, ha finalmente spiegato il motivo per cui è nata: "in Electronic Arts sono degli stronzi".
Una gara con se stesso
Zampella ha una carriera incredibile, a ben vedere, tra una collaborazione con Steven Spielberg per Medal of Honor: Allied Assault, la serie Call of Duty, ma anche quella Titanfall e il battle royale Apex Legends. Attualmente, lavora proprio per Electronic Arts.
In un'intervista alla rivista GQ, Zampella ha commentato le origini di Call of Duty con una dichiarazione piuttosto diretta: "L'unico motivo per cui Call of Duty esiste è perché in EA si sono comportati da stronzi." Anche se i dettagli non sono mai stati chiariti del tutto, sembra che alcuni contrasti tra EA e il team creativo dopo l'uscita di Medal of Honor: Allied Assault abbiano spinto Zampella a lasciare l'azienda e fondare Infinity Ward nel 2002. Il nuovo team iniziò subito a lavorare a un progetto soprannominato "MOH Killer", nome che già di suo faceva intravedere che la rottura era stata traumatica, che sarebbe poi diventato Call of Duty, la serie di FPS di maggior successo di sempre.
Ora Zampella sembra aver risollevato anche la serie Battlefield, dopo i deludenti capitoli precedenti, rendendola una degna rivale proprio dei Call of Duty. In effetti Zampella sembra sempre gareggiare in qualche modo con se stesso. Evidentemente è l'unico che può darsi del filo da torcere.