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Chi comprerà PlayStation 6 se costerà tanto? I benestanti, come accade con le console attuali

Gli ultimi dati forniti dalla compagnia di analisi Circana mostrano come le console vendano soprattutto nei nuclei familiari a reddito elevato.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/09/2025
PlayStation 5 in foto

I recenti aumenti di prezzo delle console e la stagnazione del mercato tradizionale hanno fatto chiedere a molti a chi saranno indirizzate le macchine da gioco di prossima generazione, come PlayStation 6, visto che si parla di prezzi superiori a quelli attuali per un'offerta addirittura più ampia. La risposta è arrivata in qualche modo dai dati raccolti da Circana, compagnia di analisi che si occupa di studiare il mercato dei videogiochi nordamericano: i benestanti.

Nessun ricambio

Come fatto notare dall'analista Mat Piscatella, dal servizio Checkout della compagnia è emerso che "le famiglie con un reddito superiore a 100.000 dollari coprono attualmente il 43% degli acquisti di hardware per videogiochi negli Stati Uniti, in aumento rispetto al 36% di pochi anni fa."

Significa che nel corso degli anni, i nuclei familiari con reddito elevato hanno visto aumentare la loro fetta di mercato, mentre "i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno rappresentato solo il 3% degli acquisti di hardware per videogiochi durante i 12 mesi terminati a luglio 2025, in calo rispetto al 10% registrato durante i 12 mesi terminati a luglio 2022."

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Quindi, le console vengono acquistate sempre più dai benestanti e attirano sempre meno quella fascia di pubblico che viene considerata essenziale per garantire un ricambio generazionale sano, che invece preferisce esperienze diverse, fruite soprattutto tramite apparecchi mobili (Roblox, Minecraft, Fortnite e affini).

Piscatella ha poi commentato un articolo di Rob Fahey su gamesindustry.biz, che tratta dell'argomento. In particolare, ha sottolineato la frase: "Se i ragazzini e i ragazzi di oggi non vengono coinvolti da PlayStation, è difficile che inizieranno a farlo quando avranno più di venti o trent'anni." Secondo Piscatella, gli effetti di questa mancanza di ricambio generazionale sono visibili già oggi, con il mercato che versa in una crisi di cui non si vede la fine proprio per l'assenza di un nuovo pubblico.