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La chiusura di Tango Gameworks è legata all'addio di Shinji Mikami, lascia intendere Matt Booty

Matt Booty, presidente della divisione Game Content and Studios di Xbox, ha lasciato intendere nel corso di un'intervista che la chiusura di Tango Gameworks sia legata all'addio di Shinji Mikami.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   21/06/2024
Shinji Mikami

Nel corso di un'intervista con il podcast Strictly Business di Variety, Matt Booty, presidente della divisione Game Content and Studios di Xbox, ha lasciato intendere che la chiusura di Tango Gameworks sia legata all'addio di Shinji Mikami.

"Non entrerò nei dettagli di ciò che ha portato a quella decisione, soprattutto per rispetto alle persone che sono lì e hanno lavorato per realizzare Hi-Fi RUSH, un grande titolo che ha fatto davvero bene per noi", ha detto Booty.

"Tuttavia credo credo sia necessario considerare un quadro che guardi al futuro quanto al passato di un determinato gioco, e ci sono molti fattori che contribuiscono in tal senso: quale leadership hai, anche e soprattutto in termini creativi, e se la squadra è la stessa che ha creato dei successi in precedenza."

"Dobbiamo considerare tutti questi elementi insieme e chiederci se lo studio si trovasse o meno nelle condizioni di fare bene. Se in passato ci sono stati fattori o situazioni che hanno portato al successo, non è detto che fossero ancora tutti al loro posto."

C'erano altre opzioni?

Annunciata il mese scorso, la chiusura di Tango Gameworks ha lasciato interdetti tantissimi appassionati proprio per via del successo di Hi-Fi RUSH, che non a caso Microsoft ha poi deciso di portare anche su altre piattaforme.

Matt Booty, tuttavia, ha suggerito che quella non sia stata l'unica opzione valutata da Microsoft. "Con molti dei nostri studi cerchiamo di valutare tutte le possibilità", ha spiegato. "Ad esempio, di recente Toys For Bob (...) è tornato a essere un team indipendente e abbiamo annunciato di aver concluso un accordo di pubblicazione con loro."

"Oppure ripenso a uno studio chiamato Twisted Pixel in Texas, che abbiamo acquisito. Poi si è verificato un cambio di obiettivi e non c'era più una corrispondenza perfetta, ma quel team è ancora oggi fiorente: volevamo prepararlo per il successo."

"Dunque sì, valutiamo assolutamente le possibili opzioni commerciali per mantenere aperto uno studio o per farlo passare di mano, ed è solo una delle cose a cui pensiamo, in generale. A volte queste idee si concretizzano, a volte no."