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La console war sta finalmente morendo e ormai a rifiutarlo sono solo i casi più gravi

Sempre più notizie vanno nella direzione che tanti auspicano da anni: la fine della console war per un futuro in cui i videogiochi saranno accessibili da qualsiasi piattaforma.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   20/04/2022

La console war è sempre più in crisi e sembra stia andando a morire, almeno nelle sue forme tradizionali che non convengono più a nessuno. Gli utenti continuano a scannarsi sui social e affini, mentre i produttori hardware danno sempre più l'idea che una convergenza tra ecosistemi sia inevitabile, se non domani, dopodomani. Il futuro sembra fatto di giochi accessibili da sempre più piattaforme, anche quelle non pensate espressamente per i videogiochi.

Non che PlayStation e Xbox diventeranno sovrapponibili, ma saranno sempre più aperte e accoglieranno sempre più pubblico, a prescindere che possieda o meno un hardware marchiato. In tutto questo Nintendo arriverà per ultima, visto che vive in una specie di mondo tutto suo in cui il sistema classico funziona ancora, forte di vendite dei titoli first party che le altre piattaforme si sognano, titoli che oltretutto hanno dei costi di produzione meno esasperati per via della tecnologia non proprio d'avanguardia di Nintendo Switch. Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.

Ormai le notizie in tal senso vanno moltiplicandosi e non possono essere ignorate. Solo negli ultimi mesi abbiamo avuto l'annuncio che la serie Call of Duty continuerà a uscire su console PlayStation anche dopo l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft e che Bungie continuerà a essere uno studio multipiattaforma anche dopo l'ingresso in Sony. Nelle ultime ore abbiamo invece appreso che Deathloop potrebbe arrivare anche nel PlayStation Plus nuova versione e che sempre più PlayStation Studios sono al lavoro sui port dei first party PlayStation per PC, con la possibilità che in futuro il lancio dei giochi avvenga quasi in contemporanea su entrambe le piattaforme (si parla di uno stacco di pochi mesi).

Secondo Jack Tretton, ex CEO di Sony, la compagnia giapponese e Microsoft non sono più in guerra per le acquisizioni. Sostanzialmente ognuna pensa al proprio mercato e ad allargare la propria base utenti migliorando e ampliando l'offerta, portando i propri prodotti dove prima non c'erano. Del resto le due compagnie fanno affari tra loro da anni, considerando ad esempio che l'infrastruttura cloud di PlayStation Plus è basata su quella Azure della casa di Redmond. Il giorno in cui potremo giocare a un Forza Horizon su di una console PlayStation o a un God of War su di una console Xbox, pur attraverso i servizi dei rispettivi ecosistemi, sarà sempre troppo tardi.

La console war pare essere rimasta solo nella testa di persone semplici e sfortunate che evidentemente non possono vivere senza combattere contro nemici che non esistono, sventolando bandiere con simboli che non significano più quello che credono loro. Materiale da psichiatri.