Come abbiamo riportato, Electronic Arts è in fase di acquisizione da parte di una cordata di investitori privati: Silver Lake Management (fondo americano specializzato in tecnologia), il Public Investment Fund (PIF) dell'Arabia Saudita, che ha già le mani in pasta in diversi editori videoludici, e Affinity Partners, fondo statunitense con capitali mediorientali del genero di Donald Trump, Jared Kushner. L'affare è ancora in divenire ma, viste le sue dimensioni, può essere utile per capire cosa sta succedendo, scoprire come sono andate in passato alcune società per azioni che hanno tentato la stessa via.
Non è andata bene
A riportare il risultato di alcuni dei casi più clamorosi di LBO (leveraged buyout) è stata l'agenzia Reuters. Spoiler: non sono andati benissimo.
Il precedente record per un LBO apparteneva all'acquisizione da 45 miliardi di dollari della società texana di servizi energetici TXU Energy nel 2007 da parte della società di private equity KKR & Co., del gestore di asset alternativi TPG e di Goldman Sachs, fallita nel 2014.
Anche i leveraged buyout di Toys "R" Us e Hertz hanno avuto un destino avverso. Toys "R" Us ha dichiarato bancarotta nel 2017, circa dodici anni dopo che Bain Capital e KKR avevano l'avevano acquistata per 6,6 miliardi di dollari. La società di noleggio auto Hertz non è sopravvissuta alla pandemia, dichiarando fallimento nel 2020 dopo essere diventata privata per 14,8 miliardi di dollari nel 2005.
C'è da sottolineare che ogni caso fa storia a sé e che l'affare EA ha delle dimensioni inedite, tanto da rappresentare un unicum in tal senso. Come andrà a finire? Difficile dirlo. Ciò che è già chiaro è che non sembra una mossa atta a favorire la creatività degli studi di EA, visto che già si parla di impiego massiccio dell'intelligenza artificiale per ridurre i costi.