Cyberpunk 2077 è stato rinviato oggi per la terza volta: il gioco sarebbe dovuto uscire originariamente il 16 aprile 2020, poi la data è stata spostata al 17 settembre, poi ancora al 19 novembre e infine, nelle scorse ore, al 10 dicembre. Che succede in casa CD Projekt RED?
Nell'annuncio del rinvio di Cyberpunk 2077, pubblicato oggi, gli sviluppatori hanno puntato il dito contro la natura cross-gen del gioco, che implica il controllo e l'ottimizzazione di ben nove versioni differenti per altrettante piattaforme.
Sia chiaro: siamo fra quelli che pensano sia molto meglio un rinvio che una pubblicazione affrettata, specie se questa rischia di vanificare gli incredibili sforzi compiuti finora.
Tuttavia è lecito chiedersi che problemi abbiano i ragazzi di CD Projekt RED con la gestione degli impegni e delle tempistiche, visto che per completare Cyberpunk 2077 hanno persino dovuto infrangere la promessa di non ricorrere mai al crunch.
La questione delle nove piattaforme da ottimizzare, poi, lascia il tempo che trova: molti altri team hanno dovuto fare lo stesso lavoro con un effettivo focus anche sulle versioni PS5 e Xbox Series X, native e non retrocompatibili.
E non parliamo di piccoli indie, bensì di produzioni di un certo peso, vedi ad esempio Watch Dogs: Legion, con la sua Londra open world e tutti i PNG arruolabili; o Assassin's Creed Valhalla, che anche stavolta proverà a immergerci in un mondo enorme e liberamente esplorabile.
Dopodiché, è indubbio che Cyberpunk 2077 sia un progetto davvero, davvero ambizioso. Lo dimostra il fatto che è stato annunciato nel maggio del 2012, praticamente otto anni e mezzo fa, ed è chiaro che il team ci stesse lavorando già da un po' prima del reveal ufficiale.
Come per qualsiasi titolo dallo sviluppo travagliato, il rischio è che alla fine gli ostacoli incontrati lungo il cammino da CD Projekt RED si riflettano sulla qualità dell'esperienza, e che soprattutto si vengano a creare delle aspettative folli, virtualmente impossibili da soddisfare ma di volta in volta rinfocolate da questa attesa spasmodica.
Ce la faranno gli autori dello straordinario The Witcher 3: Wild Hunt a consegnarci il capolavoro che tutti ci aspettiamo di giocare? O determinate mancanze si faranno sentire in maniera più forte proprio per via dei continui rinvii e di una hype che ha raggiunto ormai livelli stratosferici?
Lo scopriremo, se tutto va bene, il 10 dicembre. Nel frattempo, però, parliamone.