Cd Projekt Red ha voluto chiarire che il sesso non sarà l'unica opzione di personalizzazione del personaggio del giocatore di Cyberpunk 2077, che comunque potrà avere l'orientamento sessuale desiderato. La spiegazione è arrivata in seguito alle polemiche per un manifesto pubblicitario all'interno del gioco che utilizzerebbe un personaggio trans fortemente sessualizzato, accompagnato dalla scritta "Mix it up" usata come slogan per vendere una bibita. In realtà la discussione è un pochino più articolata di così, perché altri hanno specificato che in quel manifesto non ci sarebbe niente di davvero offensivo verso i trans, se non fosse per il fatto che sia in un gioco di CD Projekt Red. Insomma, sarebbe di cattivo gusto per via delle vecchie polemiche causate dai post di un community manager poco accorto. L'autore del manifesto si è difeso affermando che l'effetto è voluto, proprio per via della natura del mondo di gioco. In effetti una città cyberpunk con dei manifesti politically correct sarebbe un pochino assurda (pensate alle pubblicità animate di Blade Runner 2049), ma di questi tempi va così.
Tornando a noi, CD Projekt Red mira a fornire ai giocatori moltissime opzioni per personalizzare il loro personaggio di Cyberpunk 2077, come dichiarato dal quest director Mateusz Tomaszkiewicz a Gamasutra. Ad esempio ci sarà la possibilità di scolpire il volto di V con tratti fisici assegnabili a qualsiasi sesso, oppure dargli una voce in contrasto con il suo aspetto. Insomma, si potrà fare un po' ciò che si vuole, come è giusto che sia in un gioco di ruolo così complesso e che tratta, tra le altre, una tematica come quella della modifica del corpo biologico tramite tecnologia.
Se volete saperne di più sul gioco, vi rimandiamo alla nostra recente anteprima di Cyberpunk 2077, scritta in occasione dell'E3 2019.