In seguito al report di Jason Schreier - noto giornalista di Bloomberg e affidabile insider dell'industria videoludica - è sceso il caos tra i fan PlayStation, sorpresi nello scoprire che Days Gone 2 non è in sviluppo. Come spesso accade su internet quando una grande azienda decide di cancellare un progetto (gioco o serie che sia), il pubblico si è lanciato su Charge.org e ha aperto una petizione per rendere noto che Days Gone 2 è nei pensieri di tutti. Forse non proprio tutti, ovviamente, ma di certo almeno di 16.000 utenti.
La petizione è iniziata sei giorni fa e ha pian piano iniziato a racimolare firme. Nelle ultime ventiquattro ore è però cresciuta sempre di più e senza troppa difficoltà ha superato le 16.000 firme. Ovviamente questo tipo di azioni difficilmente hanno un vero effetto su un'azienda che conta un successo sulla base di decine di milioni di unità vendute, non certo sulla base dell'interesse di qualche migliaio di giocatori. Detto ciò, anche solo per principio, i giocatori possono lasciare una firma per dire pubblicamente di voler Days Gone 2 su PS5.
Anche se Sony PlayStation cambiasse idea, secondo quanto svelato attualmente Sony Bend è al lavoro su un nuovo progetto, per ora senza nome e senza dettagli di alcun tipo. Considerando i tempi di sviluppo tipici per un gioco AAA, Sony Bend non potrebbe mettersi al lavoro su un Days Gone 2 prima di altri tre o quattro anni.
Ovviamente esiste sempre la possibilità che Days Gone 2 venga affidato in extremis a un altro team, ma questa è una speculazione fin troppo complessa da approfondire senza informazioni più precise sul destino dell'IP.
Perlomeno, i giocatori PC hanno scoperto la data di uscita del primo capitolo.