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Death Stranding un walking simulator? Hideo Kojima non ci sta

Hideo Kojima difende le fasi a piedi di Death Stranding: "Questo è un nuovo genere: come è avvenuto la prima volta con lo stealth, ci saranno persone che non lo comprenderanno".

NOTIZIA di Davide Spotti   —   17/09/2019

In Death Stranding ci si troverà spesso a coprire ampie distanze a piedi per consegnare oggetti e rimettere in connessione la popolazione statunitense. Sebbene al Tokyo Game Show 2019 siano state mostrate le fasi di combattimento e altre caratteristiche distintive dell'opera, non manca chi lamenta l'apparente mancanza di ritmo del gameplay.

Nell'intervista rilasciata a Game Informer, la stessa nella quale Death Stranding è stato paragonato a 1984 di George Orwell ed è stato raccontato dell'apprezzamento del regista George Miller per il progetto, l'autore giapponese ha dichiarato che chi considera il gioco un walking simulator è decisamente fuori strada.

"In questo gioco - non penso che lo si capisca se mi limito a dirlo - ma una volta che si inizia a giocare, camminare in quel mondo è davvero divertente", ha detto Kojima.

"Ciò che ho capito monitorando i test di gioco, anche quelli dello staff, è che all'inizio non lo capiscono. Ma quando davvero iniziano a giocare, camminare negli spazi è davvero divertente. Adesso tutti diranno che è un walking simulator!".

Per Kojima si tratta di una situazione analoga a quella precedente al lancio del primo Metal Gear, quando il genere stealth non era ancora conosciuto. "È la stessa cosa che è avvenuta quando ho lanciato per la prima volta un titolo stealth. Se 100 persone ci giocano e 100 persone dicono che è divertente, significa che il genere o il gioco esistono già", ha aggiunto. "Questo è un nuovo genere: come è avvenuto la prima volta con lo stealth, ci saranno persone che non lo comprenderanno. Ci vorrà del tempo per valutazioni reali."

Voi che idea vi siete fatti di Death Stranding? Scrivetecelo qui sotto nei commenti!