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Diritto alla riparazione: Microsoft cambia strada e promette dispositivi più facili da aggiustare

Spinta dagli azionisti, Microsoft ha invertito la rotta sul diritto alla riparazione, promettendo dispositivi più facili da riparare

NOTIZIA di Mattia Armani   —   08/10/2021

La causa per il diritto alla riparazione, divenuto normativa europea il primo marzo ma non ancora applicato a smartphone e portatili, ha fatto un passo da gigante grazie alla presa di coscienza di Microsoft che attraverso il sito ambientalista Grist ha promesso dispositivi più facili da riparare.

Parliamo di un passo importante per i diritti del consumatore che, cosa importante, non nasce dall'intervento di enti statali e internazionali, per quanto le pressioni e le normative applicate in Germania abbiano probabilmente avuto un peso sulla decisione di Microsoft, ma proviene dagli azionisti che si sono mossi sull'onda delle problematiche sociali e ambientali che stiamo affrontando. D'altronde l'allungamento della vita dei prodotti elettronici riduce i rifiuti tecnologici, tra i più dannosi in assoluto.

Il diritto alla riparazione potrebbe costringere i colossi dell'hardware a innovare maggiormente, per mantenere le vendite elevate
Il diritto alla riparazione potrebbe costringere i colossi dell'hardware a innovare maggiormente, per mantenere le vendite elevate

Certo, il diritto alla riparazione ha un effetto sulle vendite, cosa che ha portato colossi come Microsoft ad adottare e difendere pratiche in contrasto con la filosofia ambientale che sbandierano, ma a quanto pare ha convinto abbastanza teste da diventare una priorità, tanto da portare Microsoft a esternare la sua svolta, che avrà effetto sui dispositivi futuri, proprio dopo aver lanciato il nuovo Surface Pro 8 e il nuovo Surface Laptop Studio.

Il cambio di rotta di Microsoft, cosa molto importante, va a incrinare una lobby che conta anche aziende che producono un numero di dispositivi ben maggiore. Da qui la speranza che anche Apple, araldo della telefonia occidentale, cambi strada, cosa che potrebbe influenzare un settore che produce un quantitativo di rifiuti inimmaginabile. Basti pensare vengono buttati via oltre 400.000 smartphone al giorno, per un totale di annuale di oltre 151 milioni di telefoni dei quali solo il 12% viene riciclato.