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Diritto all'aborto: altri studi di sviluppo si schierano contro la sentenza della Corte Suprema

Altre software house si sono schierate contro la decisione della Corte Suprema americana di cancellare il diritto all'aborto nazionale.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/06/2022

L'industria dei videogiochi si è schierata contro la decisione della Corte Suprema USA a trazione conservatrice di cancellare la sentenza Roe vs Wade che rendeva obbligatorio garantire il diritto all'aborto in tutta la nazione. Ora i singoli stati federali potranno fare delle leggi autonome, cancellandolo, come di fatto è già successo.

Il fatto è troppo grave e importante perché aziende che contano spesso migliaia di dipendenti, comprese moltissime donne, non prendano posizione. Nelle scorse ore abbiamo visto molti studi di sviluppo schierarsi, oggi sono arrivate altre prese di posizione, come quella di Bethesda e Niantic.

La prima ha pubblicato un tweet in cui afferma che la possibilità di scegliere del proprio corpo e del proprio stile di vita è un diritto umano, la seconda ha pubblicato un messaggio simile, più incentrato sui problemi sanitari creati da questa decisione e sulla disparità sociale che si verrà a creare, invitando tutti a firmare la lettera Don't Ban Equality.

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Anche Microsoft ha dichiarato ufficialmente che continuerà a supportare i suoi impiegati nell'accesso alle cure, comprese quelle relative all'aborto e all'affermazione di genere, a prescindere dallo stato in cui vivono. La tutela è stata estesa per includere le spese di viaggio verso gli stati più civili, dove sarà ancora garantito il diritto all'aborto. Anche Activision Blizzard ha fatto sapere di aver esteso la sua copertura per gli impiegati, ed Electronic Arts sta lavorando per fare lo stesso.

Mancano all'appello solo Sony e Nintendo. La prima pare aver lasciato liberi i diversi studi di prendere posizione, dopo le polemiche nate dalle parole del presidente Jim Ryan sulla questione, mentre la compagnia di Mario è come al solito restia a intervenire su argomenti del genere.