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Elden Ring: Kadokawa vende l'1,93% a Sony per rafforzare i settori giochi e anime

Kadokawa, il colosso che possiede lo sviluppatore di Elden Ring From Software, ha venduto l'1,93% delle sue azioni a Sony per rafforzare i settori giochi e anime.

NOTIZIA di Luca Forte   —   04/02/2021

Kadokawa, il colosso dell'intrattenimento nipponico che possiede tra le altre cose sviluppatore di Elden Ring e Dark Souls From Software, ha venduto l'1,93% delle sue azioni a Sony per raccogliere fondi con i quali rafforzare i settori giochi e anime. Un altro 1,93% delle azioni è stato venduto a CyberAgent, per sviluppare e rafforzare le operazioni sui dispositivi mobile.

Solo poche ore fa vi avevamo detto che Sony avrebbe utilizzato i ricavi record di quest'anno per fare nuove acquisizioni. Adesso scopriamo che il colosso dell'intrattenimento ha comprato poco meno del 2% di Kadokawa, un colosso dell'intrattenimento nipponico che possiede le licenze, tra le altre cose, di svariati anime e manga, oltre che ha il controllo di From Software, amatissimo studio di sviluppo dei Dark Souls e del prossimo Elden Ring.

Questa operazione è stata fatta per avere i fondi con i quali espandere e ramificare le proprie IP in diversi settori. Se la partnership con Cyberagent serve per rafforzarsi nel settore mobile, quella con Sony è pensata per un'espansione nel settore dell'animazione e nei videogiochi. Dopo l'acquisizione di Crunchyroll, infatti, Sony è diventato un attore di primaria importanza in qualunque settore dell'intrattenimento e una collaborazione con Kadokawa potrebbe valere per i videogiochi, ma anche e soprattutto per il mercato degli anime.

Questa operazione è stata fatta da una arte per "Creare, sviluppare e acquisire nuove IP" e dall'altra per "massimizzare l'uso delle IP esistenti", creando contenuti multimediali per gli anime e i videogiochi a livello globale.

Come questa operazione possa modificare i rapporti tra From Software e Sony, soprattutto in ottica Elden Ring, è ancora tutto da scoprire. Si tratta comunque di una quota di partecipazione minima, si parla dell'1,93%, che difficilmente potrà influenzare pesantemente le decisioni dell'azienda. Saremo comunque sull'attenti per scoprire qualunque altra novità di questa operazione.