Se dovessimo trovare delle parole chiave per descrivere Elden Ring Nightreign, sceglieremmo termini ovvi come gioco d'azione, roguelite, cooperativo e, forse, anche Battle Royale. Sebbene in modo molto superficiale, il titolo di FromSoftware prende ispirazione da titoli come Fortnite poiché durante un match l'area effettivamente esplorabile viene ridotta all'interno di una circonferenza via via più piccola. È una meccanica nota e popolare.
Pare però che il team non avesse inizialmente preso in considerazione l'idea di usare una struttura da battle royale: è stato deciso solo più avanti nello sviluppo.
Elden Ring Nightreign e il suo lato battle royale
Il director di Elden Ring Nightreign spiega che la struttura da battle royale non era uno degli elementi chiave scelti dal team quando ha iniziato lo sviluppo. L'anello di pioggia che si chiude attorno ai giocatori non era stato inserito nel gioco inizialmente. Semplicemente il team voleva incoraggiare i giocatori a rimanere in movimento e, inoltre, voleva poterli spingere verso specifici punti della mappa. Gli autori hanno provato a inserirlo, hanno visto che funzionava bene e hanno quindi deciso di tenerlo.
Il punto quindi non è stato sfruttare una meccanica popolare tra i videogiocatori moderni, ma semplicemente Elden Ring Nightreign l'ha utilizzata in modo naturale perché era ciò di cui aveva bisogno. Non è ovviamente l'unica idea presa in prestito da altri generi, visto che - come detto - questa nuova avventura ha una struttura simile a quella dei roguelite, ovvero a ogni partita si entra in una mappa che non è completamente identica alla sessione precedente.
Viene anche spiegato che Elden Ring Nightreign è volutamente stressante ma in modo diverso dal gioco originale.