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L'ex-Bethesda Pete Hines critica i servizi come Game Pass e PS Plus: "stanno danneggiando molte persone"

Game Pass e PS Plus sono servizi in abbonamento molto usati, ma secondo un ex-Bethesda stanno anche danneggiando molte persone, visto che gli autori non vengono ricompensati correttamente.

NOTIZIA di Marie Armondi   —   06/09/2025
Pete Hines

Pete Hines è un ex-Bethesda, precisamente un Senior Vice President della divisione Global Marketing and Comunications, ovvero una persona molto esperta del mondo dello sviluppo videoludico. Le sue opinioni sono tenute da conto e spesso viene intervistato, come accaduto di recente con DBLTAP.

All'interno della chiacchierata Hines ha trovato il tempo di parlare anche dei servizi in abbonamento come PS Plus e Game Pass, condividendo opinioni non particolarmente positive.

Le parole di Hines sui servizi in abbonamento

"Gli abbonamenti sono diventati la nuova parolaccia, giusto? Non puoi comprare un prodotto oramai. Quando parli di una abbonamento che fa affidamento sul contenuto, se non trovi il modo di bilanciare i bisogni del servizio e le persone che gestiscono il servizio con i bisogni delle persone che creano il contenuto - senza le quali il tuo abbonamento vale nulla - allora hai un grosso problema."

Pete Hines
Pete Hines

Per Hines, la pressione generata dai servizi in abbonamento sta avendo un effetto sugli sviluppatori che permettono a questi abbonamenti di esistere. A suo parere, fare affidamento su questo modello "sta danneggiando molte persone".

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"Devi riconoscere in modo adeguato [il lavoro di quelle persone], compensarlo e riconoscere l'impegno necessario per creare quel contenuto e il fatto che non hanno solo realizzato un gioco, ma hanno realizzato un prodotto. Tale tensione sta danneggiando un sacco di persone, inclusi i creatori di contenuti, perché si stanno incastrando in un ecosistema che non dà correttamente valore e non li ricompensa per ciò che fanno."

Inoltre, il modo in cui le persone usano i servizi influenza lo sviluppo, visto che gli utenti Game Pass possono restare anche solo 5 minuti su un gioco e gli sviluppatori ne tengono conto.