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Hideo Kojima dice cosa ne pensa di Predator: Badlands con un lungo commento

Predator: Badlands vi è piaciuto? A Kojima certamente sì, a giudicare dal suo lungo commento pubblicato tramite i social media. Vediamo i dettagli.

NOTIZIA di Marie Armondi   —   10/11/2025
Dek, lo Yautja protagonista di Predator: Badlands

Hideo Kojima ha visto Predator: Badlands, il nuovo film del regista di Prey, che ci porta su un pianeta alieno e ci mostra le avventure di uno Yautja diverso dal solito.

Come è suo solito, il creativo giapponese ha pubblicato una recensione, elogiando l'opera con un lungo commento.

Le parole di Kojima su Predator: Badlands

Prima di tutto, Kojima ammette che Badlands non è un classico Predator: "Qualche giorno fa mi sono fatto male alla schiena, quindi non ero sicuro di riuscire a guardare un film fino alla fine. Ma armato della mia arma segreta, un cuscino lombare gonfiabile da mettere sulla sedia, ho guardato "Predator: Badlands". 107 minuti senza problemi per la schiena! Ed è stato fantastico! Sono sicuro che alcuni fan di lunga data diranno: "Questo non è Predator!"."

Al momento X/Twitter ha dei problemi
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"Anch'io adoro Predator (1987) di John McTiernan. Ma il regista Dan Trachtenberg ha già realizzato una brillante rivisitazione dello stile originale con "Prey", portando a termine con successo quella missione. "Predator: Badlands" segna la sua fase successiva. Si basa sul film d'animazione "Predator - Killer dei Killer". Si tratta di un film incentrato sui personaggi del Predator "Dek" e della sua compagna 'Thia' (Elle [Fanning] è, come sempre, adorabile)."

Kojima poi spiega che Badlands è un po' come un manga giapponese: "Piuttosto che una storia sul "terrore di essere braccati", è un classico film d'azione comico che descrive l'"amicizia" nata nel bel mezzo della caccia. Il fallimento dei deboli, l'isolamento, il viaggio, l'addestramento, l'incontro, la ribellione, lo scontro, il cameratismo, il tradimento, la redenzione, la riconciliazione, l'unità, la vendetta, la crescita, la scelta, la famiglia e una nuova minaccia. Questi elementi costituiscono il modello base della narrazione dei manga giapponesi mainstream, tipici di "Weekly Shonen Jump"."

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Infine, trova un collegamento tra la pellicola e i videogiochi: "Il film trae anche forte ispirazione visiva dai videogiochi. Rappresenta una nuova direzione per l'intrattenimento hollywoodiano guidato da una nuova generazione di registi che hanno ereditato i "meme" globali dei manga, degli anime e della cultura dei videogiochi. Spero in particolare che i giovani appassionati di anime, che di solito evitano i film occidentali live-action, diano una possibilità a questo film. Anche con il volto "brutto" di Dek, vi ritroverete emotivamente coinvolti fin dalla scena iniziale. Ne rimarrete sicuramente affascinati."

Anche voi la pensate in questo modo? Segnaliamo anche che il regista di Predator: Badlands vuole un gioco al livello di Uncharted o Assassin's Creed.