IO Interactive, il team autore di Hitman e del prossimo videogioco su 007, avrebbe ricevuto varie proposte di acquisizione nell'ultimo periodo, alcune delle quali "molto allettanti", come riferito dal co-fondatore Hakan Abrak in un'intervista pubblicata da IGN, ma senza cedere e decidendo comunque per l'indipendenza.
Nel giugno del 2017, IO Interactive raggiunse un accordo con Square Enix che consentì al team di diventare indipendente mantenendo anche i diritti sulla serie Hitman, una mossa considerata piuttosto rischiosa, specialmente nella configurazione attuale del mercato videoludico, dove il consolidamento dei team presso grossi schieramenti sembra essere la via preferita da molti.
A quanto pare, l'indipendenza di IO Interactive ha attivato molte compagnie di grosso calibro, che hanno cercato di effettuare l'acquisizione del team in questi anni, offrendo anche cifre molto interessanti per la compagnia, relativamente piccola rispetto a molti altri attori in ambito videoludico.
Nonostante tutto, il team ha preferito comunque rimanere indipendente e si tratta di una scelta veramente coraggiosa, considerando anche che, al momento in cui è diventato indipendente, aveva "letteralmente tre mesi di disponibilità economica prima di dover chiudere", ha ricordato Abrak nell'intervista.
"La visione che avevamo per Hitman 2016 si basata sull'idea di costruire una piattaforma per la quale non contavano solo le performance di vendita nei primi tre o sei mesi, eravamo in corsa per una maratona". Alla fine, IO Interactive sembra aver avuto ragione con le sue convinzioni, con il successo riscosso da Hitman 3 e il nuovo progetto avviato su 007, che peraltro dovrebbe essere accompagnato anche da un gioco inedito non ancora annunciato.